mercoledì 27 aprile 2011

Energia rinnovabile: questa sconosciuta

L’allarme nucleare in Giappone è ormai un dato di fatto.
Ritrattare le politiche energetiche post- Fukushima, come avviene adesso in Europa, puntando sulle energie rinnovabili, è benaugurante!
Puntare tutto sul gas e sul carbone come l’Italia è comico!
Fallito, per ora, il progetto nucleare si guarda al futuro con ottimismo. Ed ecco, a proposito di futuro, spuntare un progetto per l’installazione sul territorio calabrese, di una centrale a carbone che dovrebbe, secondo la società titolare del progetto, la SEI, essere volano dello sviluppo del territorio impiegando per la costruzione 850 persone circa e a regime 300.
Ecco alcune dichiarazioni di Nuccio Barillà, dirigente di Legambiente:
“ Il carbone resta la fonte fossile a maggiore emissione di CO2 ed è assurdo che l’Italia scelga di fare marcia indietro rispetto alle direttive che arrivano da Kyoto e Copenaghen” e poi ancora “ la centrale di Saline emetterà 7,5 milioni di CO2 in più all’anno e ancora una volta, facendo leva sul ricatto occupazionale, si sancirà la morte di questo territorio. Oltre alle sanzioni che graveranno sullo Stato per il mancato rispetto degli accordi internazionali sul clima”. Ma a questo ci penseranno le nostre tasche!
Vi porto un piccolo esempio:
La Regione Campania utilizza circa 13.000 GWh annui di energia per soddisfare il proprio fabbisogno.
Ne produce circa 5.000 di GWh e così è costretta ad acquistare il rimanente *.
Facendo dei brevi calcoli basterebbero circa 11.000 ettari di fotovoltaico per produrre circa 20.000 GWh annui che basterebbero a soddisfare il fabbisogno energetico dell’intera regione producendo addirittura un surplus che , a questo punto, potrebbe essere anche messo sul mercato e venduto.
Ma i nostri politici a questo non ci hanno mai pensato.
A quanto pare le fonti di energia rinnovabile come il fotovoltaico e l’eolico, da noi, non sono viste di buon occhio tanto da ritornare anni e anni dietro, precisamente al carbone e al nucleare per produrre energia.
È evidente che le rinnovabili non danno soddisfazioni economiche alla classe dirigenziale di questo piccolo paese.
I nostri politici hanno guardato talmente avanti che alla fine sono tornati indietro!
Complimenti!

* Dati tratti dal PTCP di Benevento 2010 risalenti al 2001

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