lunedì 24 aprile 2017

Gli anni del terrore



Rileggevo, curiosamente, l’ultimo articolo postato ormai 3 anni fa. Rileggevo, sorridendo, e riflettevo sul fatto che, purtroppo, non è cambiato molto da quando quasi mi intossicavo per le errate, a mio avviso, politiche italiane. Tre anni non bastano per cambiare le cose o almeno non bastano a migliorarle ma si può sempre peggiorarle, le cose, se ci si mette d’impegno. E bisogna dire che l’impegno non è mancato!
Ho lasciato quando Renzi governava l’Italia e la Merkel l’Europa, Obama gli Stati Uniti, il Regno Unito faceva parte della comunità europea, Fidel Castro era ancora vivo e c’era ancora l’embargo e l’Isis terrorizzava tutti. Ho ripreso con un simil-Renzi al governo, un simil-Berlusconi alla casa bianca ma con infinite possibilità di evoluzione, un Castro (Raul) a Cuba. La Merkel è sempre al suo posto e l’Isis li terrorizza tutti ma ha cambiato politica o meglio gli attentatori hanno “preferito” spargere il sangue degli altri anziché il loro.

Specialità della casa: il passamano
Ricapitoliamo. Il PD vince le elezioni nel 2013 ma il partito più votato dagli italiani è il Movimento 5 stelle. Bersani comincia a sondare possibili alleanze. Passerà la mano a Letta che circa un anno dopo passerà la mano a Renzi che circa 2 anni dopo (fatale fu il referendum sulla costituzione) passerà la mano a Gentiloni che, a quanto pare, non può più passare a nessuno e quindi la giostra dovrebbe chiudersi qua. Giusto il tempo di guadagnarsi la tanto agognata pensione da parlamentare. Governi di larghe intese, grandi progetti per il mondo della scuola e del lavoro, per la pubblica amministrazione e per i giovani. Grandi progetti. Come quello del ponte sullo stretto precedentemente criticato, poi rivalutato e poi ancora accantonato.
La legge Cirinnà non basta ad acquietare l’animo degli italiani anche se, obiettivamente, rappresenta un bel passo in avanti verso la civiltà.

Una finestra sul mondo
L’intero globo ha seguito con attenzione le elezioni presidenziali americane. La Clinton per i democratici e Trump per i repubblicani. Evidentemente c’era qualcosa che non andava nelle trasmissioni delle notizie da Washington all’Europa. Noi eravamo convinti che la Clinton vincesse a mani basse, in America invece Trump andava già verso la casa bianca. “Nessuno immaginava” diranno. Nessuno immaginava perché nessuno evidentemente aveva seguito la campagna elettorale. Mentre la signora Clinton parlava e parlava e parlava, il buon Trump era molto più diretto e ha fatto leva sulle paure degli americani, con un linguaggio molto più comprensibile e spiccio. Sorpresa! Ha vinto Trump con le sue follie sui muri, sulle guerre e sull'inesistenza dell’inquinamento ambientale.  

Qui Europa
I nostri cugini d’oltralpe sono alle prese con le elezioni nazionali. La finale sarà Macron vs Le Pen. Con le dovute differenze, sembra una storia già vista. Ci si augura Macron ma la Le Pen fa leva sulle nuove paure francesi: immigrazione incontrollata e terrorismo e sul forte senso di nazionalismo: sostiene a gran voce un ritorno alla sovranità nazionale e monetaria.
C’è un forte ritorno della destra. Un forte ritorno sostenuto da molte fette di popolazione, generato probabilmente da un malcontento generale che i moderati e i democratici non hanno saputo gestire. Troppo impegnati a difendere le loro posizioni europeiste e i loro interessi. Sono diventati di destra senza nemmeno accorgersene. Il problema reale è proprio questo. Perché movimenti con ideali simili e per niente democratici riescono ad ottenere consenso? Cos’è che non va? È necessario che la sinistra torni a fare la sinistra, che si occupi di temi etici e sociali, che si occupi delle fasce più deboli e della classe media che porta avanti la struttura finanziaria di ogni singolo paese.

Venti di guerra
Come se non bastasse, oltre al pericolo costante degli attentati di matrice islamica, negli ultimi giorni, alcuni attriti da due personaggi “particolari” terrorizzano l’intero globo: La Corea del Nord sostiene di poter cancellare della faccia della terra l’America che, come al solito, si propone come portatrice sana di pace e democrazia.

Zio Sam sta tornando ed è più agguerrito che mai!