mercoledì 9 ottobre 2013

Da Cracovia con furore

Per tutti coloro che si son chiesti quali fossero le promesse fatte a Berlusconi in cambio di voto favorevole alla fiducia per il governo Letta, ieri hanno potuto avere una risposta: indulto per tutti, anche per Berlusconi.

Una mossa di mastelliana memoria, che mette di buon umore tutti colo che hanno commesso reati “non gravi” e che dunque possono sperare di tornare, in breve tempo, liberi. Ma se l’intenzione è quella di tornare a delinquere è bene ricordare che quello che c’era da prendere lo ha già preso lo stato.

 Coloro i quali fossero interessati ad imparare queste nuove tecniche sono pregati di recarsi nei palazzi romani e di chiedere informazioni a colo che siedono in parlamento. Loro in carcere non ci vanno e grazie a loro gli altri ci escono… certo!

Per salvare il culo ad un pregiudicato in parlamento o in senato si ritorna sull’annosa questione delle carceri italiane e allora intervengono tutti, ma proprio tutti, da destra a sinistra senza vergogna!
Eppure per svuotare le carceri basterebbe aprirne delle nuove o magari qualcuna già tirata su ma tant’è… a nessuno interessa!


E questa volta l’invito a percorrere la strada dell’indulto viene addirittura dal capo dello stato che da Cracovia ripercorre quelle che sono le vie di un vecchio “editto bulgaro” indirizzato a coloro che” non se ne fregano dei reali problemi del paese”.

Dalla Bulgaria alla Polonia il passo è breve. È evidente che l’Europa dell’est influisce negativamente sui politici italiani che sempre da li si divertono a mandare messaggi stravaganti che suonano quasi come condanne. Biaggi, Luttazzi e Santoro pagarono a caro prezzo, ora tocca a Crimi e soci guardarsi le spalle!”

giovedì 3 ottobre 2013

La guerra dei bugiardi

Fortunatamente la rete da la possibilità di avere,qualora ce ne fosse bisogno, una controprova e, quando parla un politico, questa controprova è necessaria.
Letta, attuale presidente del Consiglio, non dorme la notte per avere la fiducia concessagli dal caro amico condannato Silvio Berlusconi, da lui stesso definito “un grande” e mente spudoratamente ai microfoni di un Fazio che in quel momento rappresenta tutto il servilismo mediatico che corre in soccorso dei propri padroni.
L’intervento dell’onorevole Villarosa, M5s, mette a nudo la pochezza della classe dirigenziale italiana.




p.s.: il governo aumenta l’IVA perché necessita di nuovi fondi per andare avanti ma dimentica di dire che ha abbonato 90 miliardi di € alle concessionarie delle slot machine!