mercoledì 9 ottobre 2013

Da Cracovia con furore

Per tutti coloro che si son chiesti quali fossero le promesse fatte a Berlusconi in cambio di voto favorevole alla fiducia per il governo Letta, ieri hanno potuto avere una risposta: indulto per tutti, anche per Berlusconi.

Una mossa di mastelliana memoria, che mette di buon umore tutti colo che hanno commesso reati “non gravi” e che dunque possono sperare di tornare, in breve tempo, liberi. Ma se l’intenzione è quella di tornare a delinquere è bene ricordare che quello che c’era da prendere lo ha già preso lo stato.

 Coloro i quali fossero interessati ad imparare queste nuove tecniche sono pregati di recarsi nei palazzi romani e di chiedere informazioni a colo che siedono in parlamento. Loro in carcere non ci vanno e grazie a loro gli altri ci escono… certo!

Per salvare il culo ad un pregiudicato in parlamento o in senato si ritorna sull’annosa questione delle carceri italiane e allora intervengono tutti, ma proprio tutti, da destra a sinistra senza vergogna!
Eppure per svuotare le carceri basterebbe aprirne delle nuove o magari qualcuna già tirata su ma tant’è… a nessuno interessa!


E questa volta l’invito a percorrere la strada dell’indulto viene addirittura dal capo dello stato che da Cracovia ripercorre quelle che sono le vie di un vecchio “editto bulgaro” indirizzato a coloro che” non se ne fregano dei reali problemi del paese”.

Dalla Bulgaria alla Polonia il passo è breve. È evidente che l’Europa dell’est influisce negativamente sui politici italiani che sempre da li si divertono a mandare messaggi stravaganti che suonano quasi come condanne. Biaggi, Luttazzi e Santoro pagarono a caro prezzo, ora tocca a Crimi e soci guardarsi le spalle!”

giovedì 3 ottobre 2013

La guerra dei bugiardi

Fortunatamente la rete da la possibilità di avere,qualora ce ne fosse bisogno, una controprova e, quando parla un politico, questa controprova è necessaria.
Letta, attuale presidente del Consiglio, non dorme la notte per avere la fiducia concessagli dal caro amico condannato Silvio Berlusconi, da lui stesso definito “un grande” e mente spudoratamente ai microfoni di un Fazio che in quel momento rappresenta tutto il servilismo mediatico che corre in soccorso dei propri padroni.
L’intervento dell’onorevole Villarosa, M5s, mette a nudo la pochezza della classe dirigenziale italiana.




p.s.: il governo aumenta l’IVA perché necessita di nuovi fondi per andare avanti ma dimentica di dire che ha abbonato 90 miliardi di € alle concessionarie delle slot machine!


giovedì 11 luglio 2013

Beppe Grillo Conferenza stampa

Il leader del M5s nella conferenza stampa del 10 luglio 2013 dopo aver incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
A voi i commenti!














https://www.youtube.com/watch?v=4cNLsfcNZU4

martedì 18 giugno 2013

Egalitè, fraternitè… in culo a te!

Sono ormai passati quasi quattro mesi dalle elezioni nazionali e mi par di capire che le cose non siano poi così tanto diverse dal governo dei tecnici o, ancora peggio, da quello Berlusconi.
Del resto, l’italiano non ha ancora capito che il suo voto non ha avuto valore, e quindi, dopo il governo dei tecnici voluto e appoggiato da pd, pdl e udc e poi immediatamente scaricato, ci ritroviamo Letta come capo del governo che, forse qualcuno non ricorda, non si è mai presentato come candidato premier alle scorse elezioni.
Bersani ha miseramente fallito, Berlusconi è felice come una Pasqua anche se ora deve rispondere a miriadi di processi e la colpa dell’andamento del paese è del movimento 5 stelle.
Nel frattempo la politica perde uno dei suoi più grandi esponenti: Giulio Andreotti, statista, più volte presidente del consiglio nonché ministro ma soprattutto, e in molti hanno fatto finta di non ricordare, uomo che intratteneva rapporti con esponenti di spicco delle cosche mafiose siciliane.
E proprio per questo vorrei riportarvi un estratto del libro Metastasi di Gianluigi Nuzzi Con Claudio Antonelli e con le testimonianze di Giuseppe di Bella collaboratore di giustizia:
… Mi porta di nuovo da Giovanni Brusca. Lo yacht è di una grandezza incredibile. Mai ne ho visti di così grossi. Non vedo ne il nome ne la matricola. Tanto meno faccio domande. Saliamo da poppa. Ci togliamo le scarpe e Nino apre la porta scorrevole che da prima su una sala e poi su un corridoio e in fondo ad un salotto.
Sulle poltrone, oltre il corridoio, c’è seduto Giulio Andreotti. Al suo fianco, e di fronte a Brusca, l’ex presidente Giovanni Leone…
Ma scusa – faccio a Nino – non è il gobbo? Che cosa ci fa qui?
Eh, che vuoi che faccia qua? Risponde quello in siciliano. Lui viene qua e spartisce ordini…
Circa tre settimane dopo quell’incontro uccidono Paolo Borsellino.
Per tornare alla strettissima attualità, ricordo le promesse fatte da tutti gli esponenti del parlamento per l’abolizione dell’attuale legge elettorale definita porcellum.
Tutti pronti a riformulare la legge elettorale, altrimenti Grillo va all’80%, affermava un preoccupatissimo Schifani nel mese di novembre.
Il risultato delle votazioni alla camera a fine maggio per l’abolizione del procellum?
PRESENTI: 563
VOTANTI: 554
ASTENUTI: 9
MAGGIORANZA: 278
FAVOREVOLI: 139
CONTRARI: 415
Risultato: RESPINTO
E potremmo star qui a parlare di come Renzi non voterebbe l’ineleggibilità di Berlusconi, o di come la Finocchiaro vada a fare la spesa con la scorta gentilmente offerta dai cittadini italiani o di come Alfano e Schifani usufruiscano di grandi sconti, talvolta pari anche al 100%, per viaggi di piacere, o di come il pd avesse sempre dichiarato che mai e poi mai un esecutivo con il pdl…
È sempre tutto così miseramente uguale!





lunedì 15 aprile 2013

Prodotti della società consumistica


Ogni giorno di più ci si rende conto di come sia cambiata la società. Di come siano cambiati gli obiettivi delle persone, degli stili di vita, del consumo delle cose apparentemente indispensabili.
I mercati decidono qualsiasi cosa, a partire dai governi e influenzano la vita quotidiana dei popoli.
Molto spesso ho riflettuto su alcune condizioni che , a mio parere, influiscono non solo sul modo di vivere delle persone, ma vanno oltre fino a modificare l’esistenza di un essere umano.
Mi riferisco, in particolar modo, al cambiamento dei valori dei beni. Il bene primario spesso è confuso con quello di lusso. Mi spiego meglio:
Poter comprare un I phone o magari un paio di


scarpe firmate, simboli del consumismo e di una affermazione sociale, è un modo per sentirsi apprezzati e sicuri, forti, ritenendo questi  beni di lusso come primari. In fin dei conti la vita prima degli smartphone non era così impossibile… ed è proprio questo il punto. Il rendere qualsiasi cosa desiderabile, indispensabile e acquistabile. Fondere il superfluo con il necessario.
E non imposta se si ha la possibilità economica o meno, l’importante è potersi mettere al pari con gli altri.  
È una imposizione dei mercati e della società.
Spesso siamo convinti di scegliere senza renderci conto che la nostra scelta è fortemente limitata da quella che è l’offerta del mercato.
Spesso compri delle cose convinto di aver scelto ma in realtà hai acquistato qualcosa di identico agli altri, scarpe, giacche, pantaloni, maglie, occhiali e via dicendo. L’offerta è limitata ma noi siamo convinti di aver scelto.
Dalla musica degli adolescenti alla politica, dalle mode agli stili di vita, sembra tutto un prodotto della società consumistica dei nostri giorni.
Una imposizione costante, un continuo lavoro sulla mente umana, quasi come la volontà di omologare la razza umana, di influire sulle scelte singole e di gruppo.
Non siamo tutti uguali. Non possiamo esserlo. Ma forse non è quello che vogliamo…

martedì 19 marzo 2013

Mi fa un pò di sconto?

Il video tratto dalla trasmissione "ultima parola" ci mostra ulteriori benefici di cui dispongono parlamentari e senatori! oltre a quelli più noti e anche più costosi, esistono dunque sconti anche sulle "cose" di tutti i gironi, dall'enoteca al ristorante, dall'assicurazione alla farmacia fino ad arrivare a sconti sulla scuola privata...
che dire...

Di questi tempi e con questi sconti tutti farebbero i parlamentari ma soprattutto ecco un'altro motivo per cui la maggioranza non molla la poltrona!


lunedì 4 marzo 2013

E' tutta colpa di Grillo...


Già ce lo vedo Bersani.
Già ce lo vedo sul suo scranno, di fronte ad un folto gruppo di elettori, che dice: Ragazzi, siam mica qui a cercar di acchiappare grillini nei prati… e dopo aver ricevuto più di un rifiuto dal populista, fascista, demagogo e chi più ne ha più ne metta, ora fa marcia indietro e cerca di darsi un tono dichiarando: Niente tavolini. Ecco gli 8 punti.
Si organizza infatti un mini programma per favorire la fiducia al governo.
I punti fondamentali sarebbero:
-          Legge contro la corruzione
-          Legge contro il conflitto di interessi
-          Legge sui costi della politica
-          Legge sull’energia verde
Poi anche scuola e diritti sociali.
Scettico sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che forse, come B., non ricorda essere stato cancellato con referendum nel 1993 con più del 90% dei voti a favore ma subito reintrodotto sotto forma di rimborsi elettorali, sostiene che, una forma di sostegno pubblico alla politica si debba pur concedere!
La prima cosa che salta agli occhi e però anche alle orecchie è la legge contro il conflitto di interessi.
Ma da quando il centro sinistra deve fare questa benedetta legge?
 La doveva fare D’Alema, quello del “se sale il centro sinistra il sig. Berlusconi si deve nascondere”e poi giù con la bicamerale…
Corruzione, costi della politica, energia sono tutte cose che si van dicendo da anni ed è quantomeno singolare che ora si voglia fare tutto assieme, così in poco tempo, così di fretta, per il paese, per l'Italia, per i cittadini…
Non capisco tutta questa premura, questa voglia…
Ma dov’erano negli anni passati?
Dov’erano destra e sinistra mentre l’Italia cadeva a pezzi?
Ed ora vuoi vedere che la colpa è di Grillo?
Signori prego, l’uscita è di la!

martedì 26 febbraio 2013

BOOM!!!


Chissà cosa dirà Napolitano. Chissà cosa faranno Pd e Pdl.
Il Movimento 5 stelle ha letteralmente strabiliato affermandosi come primo partito in Italia.
Addirittura potrebbe spingere alla grande ammucchiata i due B. e chissà come la prenderebbe Vendola.
Ora son tutti pronti a fare autocritica battendosi la mano sul petto annunciando grandi cambiamenti dimenticando che hanno avuto anni di tempo per poter “sistemare” il paese.
Come al solito il giorno dopo nessuno ha perso le elezioni. 
Tutti vincitori.
Il Pd (vincitore reale di questa tornata elettorale) ha maggioranza tecnica alla Camera e maggioranza relativa al Senato e vince nonostante non sia possibile governare un paese con una maggioranza risicata proprio al Senato.
Il Pdl sostiene che il vero vincitore delle elezioni è Silvio Berlusconi che tutti davano per morto e che ha condotto una campagna elettorale basata, come al suo solito, su cose non realizzabili ma che è sempre li.  
La lista civica con Monti per l’Italia quasi contenta del risultato ottenuto paga il fallimento totale dell’Udc di Casini e di Fli di Fini che resta fuori dal governo insieme con Pannella, Ingroia e Di Pietro.
Adesso si parla gi governo di larghe intese, di alleanze, di tutti insieme appassionatamente ma la realtà è un’altra: che l’ago della bilancia è proprio il Movimento di Grillo che al momento non è in vendita.
E c’è chi, come Alessandro Sallusti direttore de il Giornale, continua a sostenere che chi il voto dato a Grillo è un voto di pancia! Beh che dire… sembrerebbe più un voto di presa di coscienza!
 Ma si può capire il perché della “rabbia” di Sallusti… se il movimento dovesse realmente riuscire a tagliare il finanziamento alle testate giornalistiche per lui sarebbero dolori!

Per info:



lunedì 11 febbraio 2013

Cristo si è dimesso!


È una di quelle notizie che ti lasciano un po’ stranito. Di quelle che non sai se crederci.
Il Papa Benedetto XVI si dimette. Un po’ come fanno gli amministratori di un’azienda che non reggono più la pressione.
E così dopo Celestino V, rilegato nel girone degli ignavi da Dante, Ratzinger abbandona.
Abbandona perché sente il peso dell’incarico, perché non ha le forze adatte.
Viene da pensare, da riflettere. Il rappresentante di Dio non può dimettersi. O forse si?
È probabile che la continua evoluzione della società moderna e la stessa modernità “abbia messo in crisi” persino il Papa.
O magari c’è dell’altro. Magari non ha più la voglia ma soprattutto la forza di poter guidare una Chiesa che ha sempre più le sembianze di un’azienda dove ci sono parecchie falle.
È stanco di “portare la croce”, del resto parliamo sempre di un essere umano, rappresentate di Dio in terra ma sempre essere umano.
Le dichiarazioni rilasciate dalla conferenza stampa indetta dalla Santa Sede sanno di “protocollo” da seguire in caso di emergenza. All’inizio della Quaresima, cammino che porta alla Pasqua, la Chiesa si ritrova con un Papa dimissionario.
È ovvio che la verità non verrà mai fuori ma tutto lascia presagire a un imminente scandalo, a cui Ratzinger non avrebbe potuto tener testa, che farà tremare le fondamenta della Chiesa cristiana. 

mercoledì 6 febbraio 2013

Ignorante meridionale...


L'articolo tratto da un noto settimanale risponde alla domanda: GLI STUDENTI DEL NORD SONO PENALIZZATI?
Ovviamente la risposta non può essere negativa.
In breve: Nonostante le province lombarde si pongano spora la media nazionale nelle prove invalsi, in tutti i gradi di scuola, gli scrutini danno risultati discordanti da suddetta eccellenza tant'è che all'esame di maturità raggiungono i 100/100 solo il 3,9% dei maturandi lombardi contro il 5,7%della media nazionale. E non parliamo della lode che in Lombardia viene assegnata nel 10% dei casi rispetto al 16,8% della media nazionale.
E' evidente che qualcosa non quadra, per forza di cose ci deve essere una disparità di trattamento.
I prof. meridionali sono più generosi di quelli settentrionali.
ERGO:
Basta essere meridionale per risultare meno intelligente del coetaneo lombardo o veneto che necessita assolutamente di una riforma, magari anche di una legge che metta per iscritto che, a prescindere, il giovane settentrionale, sia per diritto, il più intelligente...

E fa niente se i numeri dicono altro...











Articolo tratto dal settimanale OGGI febb. 2013

mercoledì 23 gennaio 2013

Tsunami tour… qualcuno avverta il palazzo!

Grillo è uno Tsunami, incontrollabile, imprevedibile e pronto a far danni. Così ieri sera si è presentato a Napoli, sul palco allestito per l’occasione sotto la galleria principe di Napoli. Alle 21:30 un boato, Grillo scuote la folla infreddolita e comincia il suo “show”.
Inutile dire che ne ha per tutti, contro il sistema ormai logoro della politica italiana, da Berlusconi a Bersani passando per il centrista Casini ricordando che se siamo giunti a questo punto la colpa non può non essere la loro.
Una campagna elettorale cominciata 7 anni fa che ha dei “capisaldi” quali l’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti (ora chiamati rimborsi elettorali), l’abolizione dei sovvenzionamenti statali all’editoria e il limite di due legislature per ogni singolo parlamentare, solo per citarne alcuni.
Si è parlato di energia, della rete, delle nuove tecnologie, di ecologia , del caro assicurazione, del reddito di cittadinanza, dell’accorpamento dei comuni sotto i 5000 abitanti, dell’abolizione delle provincie e via discorrendo fino a lasciare spazio ai candidati alla camera e al senato.
Un fiume in piena che distrugge ogni cosa gli si ponga davanti. La gente lo apprezza, lo sostiene e respira un’aria nuova, un’aria di cambiamento, un’aria pulita.
Forse i grillini non vinceranno le prossime elezioni ma sicuramente siederanno nei seggi del parlamento ed allora il popolo dovrebbe avere, perché in questi casi il condizionale è d’obbligo, una rappresentanza reale di se stesso all'interno delle stanze del potere.
Grillo ritorna sul palco e saluta in un crescendo di applausi la folla napoletana.
Nessuno probabilmente saprà di quanta gente c’era ieri sera a Napoli, non lo diranno i telegiornali nazionali ne i quotidiani e allora lo diciamo noi e lo documentiamo.
Tira aria di cambiamento…



foto dello tsunami tour ieri 22/01/13 sotto la galleria principe di Napoli

































lunedì 21 gennaio 2013

Pari diritti...

Dopo le dichiarazioni dell'ormai ex primo ministro Mario Monti sul concetto di famiglia fondata solo ed esclusivamente da uomo e donna, anche Albertini, candidato al senato e alla presidenza della regione lombardia, si pronuncia sulla spinosa questione delle "adozioni gay" sostenendo che un figlio di una coppa gay sia obbligato ad essere gay!


E voi, popolo di internet, cosa ne pensate?

venerdì 4 gennaio 2013

Vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio !!!!


Mentre gli italiani vanno in giro per negozi a spendere quel che rimane delle tredicesime, mentre agli stessi italiani, come succede ormai da anni, sono promesse stangate, dai prodotti alimentari alle assicurazioni auto, i politici mettono mano alle campagne elettorali.
Il 24 e 25 febbraio saremo chiamati alle urne per decidere a chi affidare il paese. Un paese letteralmente preso per i capelli dall’Unione Europea e affidato a Monti che non ha permesso che il paese fallisse (stile Grecia, prima fallito e poi diventato di proprietà della BCE con un prestito di 130 mld di € e sottolineo la parola prestito, visto che la banca centrale percepisce il 6% annuo sulle cifre prestate) contribuendo però, con le manovre salva-italia, a rendere impossibile la vita della popolazione dopo una tragicomica legislatura di centro-destra.
Il PD, tramite primarie, ha trovato in Bersani, 61enne emiliano, l’uomo giusto per concorrere alla poltrona di primo ministro. L’avversario della coalizione opposta è, manco a dirlo, quel simpatico utilizzatore finale (termine utilizzato dall'avvocato leghista Ghedini, parlamentare nonché difensore del vecchio premier per sostituire la parola puttaniere, termine a noi più consono per definire uno che va a puttane, che poi ci sarebbero le minorenni ma questa è un’altra storia) che risponde al nome di Silvio Berlusconi, 77 anni a settembre, più carico che mai, pronto ad aiutare gli italiani, perché glielo chiedono!
In mezzo, pare ci abbia preso gusto, Mario Monti l’unico che non è un politico ma che in fin dei conti pare riesce a farlo meglio degli altri due.
Poi c’è Grillo, il comico, con il movimento 5 stelle che tanto preoccupa i “senatori della politica italiana” tipo:

1.      ANDREOTTI Giulio UDC-SVP-Aut Senatore 16 legislature
2.      COLOMBO Emilio UDC-SVP-Aut Senatore 14
3.      COSSIGA Francesco UDC-SVP-Aut Senatore 13
4.      TREMAGLIA Mirko Pdl Deputato 11
5.      PISANU Beppe PdL Senatore 10
6.      LA MALFA Giorgio Pdl Deputato 10
7.      SCALFARO Oscar Luigi Misto Senatore 10
8.      MARTINAT Ugo PdL Senatore 9
9.      TASSONE Mario UDC Deputato 9
10.  BERSELLI Filippo PdL Senatore 8
11.  CASINI Pier Ferdinando UDC Deputato 8
12.  COLUCCI Francesco Pdl Deputato 8
13.  FINI Gianfranco Pdl Deputato 8
14.  MATTEOLI Altero PdL Senatore 8
15.  D'ALEMA Massimo PD Deputato 7
16.  FINOCCHIARO Anna PD Senatore 7
17.  GRILLO Luigi PdL Senatore 7
18.  NANIA Domenico PdL Senatore 7
19.  PONTONE Francesco PdL Senatore 7
20.  SERAFINI Anna Maria PD Senatore 7
21.  TURCO Livia PD Deputato 7
22.  CALDEROLI Roberto LNP Senatore 6
23.  CAMBER Giulio PdL Senatore 6
24.  CASTELLI Roberto LNP Senatore 6
25.  CICCHITTO Fabrizio Pdl Deputato 6
26.  GASPARRI Maurizio PdL Senatore 6
27.  GIOVANARDI Carlo PdL Senatore 6
28.  LA RUSSA Ignazio Pdl Deputato 6
29.  MARINI Franco PD Senatore 6
30.  RUTELLI Francesco PD Senatore 6
31.  SACCONI Maurizio PdL Senatore 6
32.  THALER AUSSERHOFER Helga UDC-SVP-Aut Senatore 6
33.  VITO Elio Pdl Deputato 6
34.  ALEMANNO Giovanni Pdl Deputato 5
35.  AMORUSO Francesco Maria PdL Senatore 5
36.  APREA Valentina Pdl Deputato 5
37.  BACCINI Mario MISTO Deputato 5
38.  BATTAGLIA Antonio PdL Senatore 5
39.  BENEDETTI VALENTINI Domenico PdL Senatore 5
40.  BERLUSCONI Silvio Pdl Deputato 5
41.  BINDI Rosy PD Deputato 5
42.  BONINO Emma PD Senatore 5
43.  BRAGA Chiara PD Deputato 5
44.  BRUGGER Siegfried MISTO Deputato 5
45.  BUTTI Alessio PdL Senatore 5
46.  BUTTIGLIONE Rocco UDC Deputato 5
47.  CASTAGNETTI Pierluigi PD Deputato 5
48.  CICU Salvatore Pdl Deputato 5
49.  CONTE Gianfranco Pdl Deputato 5
50.  COSTA Rosario Giorgio PdL Senatore 5
51.  CRIMI Rocco Pdl Deputato 5
52.  CURSI Cesare PdL Senatore 5
53.  D'ALI' Antonio PdL Senatore 5
54.  DE CORATO Riccardo Pdl Deputato 5
55.  DELFINO Teresio UDC Deputato 5
56.  DOZZO Gianpaolo LNP Deputato 5
57.  FASSINO Piero PD Deputato 5
58.  GIULIETTI Giuseppe IdV Deputato 5
59.  LA LOGGIA Enrico Pdl Deputato 5
60.  LANDOLFI Mario Pdl Deputato 5
61.  LUCA' Mimmo PD Deputato 5
62.  LUMIA Giuseppe PD Senatore 5
63.  LUSETTI Renzo PD Deputato 5
64.  MANTICA Alfredo PdL Senatore 5
65.  MARONI Roberto LNP Deputato 5
66.  MARTINO Antonio Pdl Deputato 5
67.  MASSIDDA Piergiorgio PdL Senatore 5
68.  MAZZOCCHI Antonio Pdl Deputato 5
69.  MELANDRI Giovanna PD Deputato 5
70.  MENIA Roberto Pdl Deputato 5
71.  MICCICHE' Gianfranco Pdl Deputato 5
72.  MORANDO Enrico PD Senatore 5
73.  NAPOLI Angela Pdl Deputato 5
74.  NUCARA Francesco MISTO Deputato 5
75.  PATARINO Carmine Santo Pdl Deputato 5
76.  PORCU Carmelo Pdl Deputato 5
77.  PRESTIGIACOMO Stefania Pdl Deputato 5
78.  ROMANI Paolo Pdl Deputato 5
79.  ROSSO Roberto Pdl Deputato 5
80.  SCARPA BONAZZA BUORA Paolo PdL Senatore 5
81.  SILIQUINI Maria Grazia Pdl Deputato 5
82.  SORO Antonello PD Deputato 5
83.  STEFANI Stefano LNP Deputato 5
84.  TORTOLI Roberto Pdl Deputato 5
85.  TREMONTI Giulio Pdl Deputato 5
86.  VALDUCCI Mario Pdl Deputato 5
87.  VENTUCCI Cosimo Pdl Deputato 5
88.  ZACCHERA Marco Pdl Deputato 5
89.  ZELLER Karl MISTO Deputato 5
90.  GARAVAGLIA Mariapia PD Senatore 5
91.  POLI BORTONE Adriana PdL Senatore 5

Perché si sono messi in testa che dopo 2 legislature si può tornare anche a lavorare…
Ma voi immaginate le facce di D’Alema e Fini qualora dovessero subire questo enorme torto?
A già, ma loro hanno maturato la pensione…
Quel poveretto di Angelino Alfano non sa che pesci prendere mentre un nemico giurato del cavaliere di Arcore, il magistrato Ingroia, presenta la sua lista civica sostenuto da un vecchio collega ormai sindaco di Napoli “Giggino” De Magistris.
Troppi magistrati a Palazzo Chigi, basta Tonino Di Pietro a mettere paura a Dell’Utri che non ha ben digerito una minaccia concreta di esclusione dal parlamento.
Il quadro politico italiano è pressappoco questo!
Tra promesse di liste pulite e più lavoro per tutti, tra posti di lavoro e abolizione dell’IMU, il 24 e 25 febbraio prima di mettere una crocetta pensaci bene…