venerdì 29 aprile 2011

Comicità politica

Un comico continua la sua battaglia contro una tecnologia morta, che ha causato migliaia di morti e che non risulta essere sicura.
 

Il presidente del consiglio, al contrario del comico, sostiene che il nucleare possa rappresentare l'innovazione, il futuro!

Se non li conoscessi mi sorgerebbe un forte dubbio: chi è tra i due il vero comico? e chi, invece, il politico?

giovedì 28 aprile 2011

Condannati al potere

"Tutti i cittadini hanno ilo dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I Cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".
Forse l'articolo 54 della costituzione italiana, nella parte in cui specifica che "I Cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge" non è sufficientemente chiaro.
Soprattutto quando parla di disciplina ed onore.
Diamo un breve significato a queste due paroline.
Disciplina: l'obbedienza rigorosa a norme che regolano una convivenza scolastica, di lavoro, militare, religiosa e simili;
Onore: buona reputazione acquistata con l'onestà, coi meriti, rispettabilità, dignità, più genericamente, vanto, gloria.
Sembra di capire che qualora questi due vincoli vengano a mancare, colui che svolge mansioni pubbliche debba dimettersi.
Ancor di più se si è condannati in via definitiva!
Di seguito è riportato un breve elenco dei parlamentari condannati, reperibile tranquillamente dalla rete, che ogni giorno vanno a governare l'Italia professando il rispetto delle leggi.
 
1. Berruti Massimo Maria (Popolo delle libertà - PDL)
2. Bonsignore Vito (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro - UDC)
3. Borghezio Mario (Lega Nord)
4. Bossi Umberto (Lega Nord)
5. Cantoni Giampiero Carlo (Popolo delle libertà - PDL)
6. Carra Enzo (Partito democratico - PD)
7. Ciarrapico Giuseppe (Popolo delle libertà - PDL)
8. De Angelis Marcello (Popolo delle libertà - PDL/AN)
9. Dell'Utri Marcello (Popolo delle libertà - PDL)
10. Farina Renato (Popolo delle libertà - PDL)
11. La Malfa Giorgio (Popolo delle libertà - PDL)
12. Maroni Roberto  (Lega Nord)
13. Nania Domenico (Popolo delle libertà - PDL)
14. Papania Antonio (Partito democratico - PD)
15. Naro Giuseppe (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro - UDC)
16. Sciascia Salvatore (Popolo delle libertà - PDL)
17. Tommasini Antonio (Popolo delle libertà - PDL)

Chi per concorso esterno in associazione mafiosa, chi per tangenti, chi per abuso d'ufficio, chi per corruzione, chi per aggressione a pubblico ufficiale, chi per false fatture e frode fiscale, chi per calunnia pluriaggravata, chi addirittura per banda armata ed associazione sovversiva.
Per non parlare di tutti gli indagati.
E' normale che un paese possa essere governato da gente che non ha niente a che fare con legalità e giustizia?

mercoledì 27 aprile 2011

Energia rinnovabile: questa sconosciuta

L’allarme nucleare in Giappone è ormai un dato di fatto.
Ritrattare le politiche energetiche post- Fukushima, come avviene adesso in Europa, puntando sulle energie rinnovabili, è benaugurante!
Puntare tutto sul gas e sul carbone come l’Italia è comico!
Fallito, per ora, il progetto nucleare si guarda al futuro con ottimismo. Ed ecco, a proposito di futuro, spuntare un progetto per l’installazione sul territorio calabrese, di una centrale a carbone che dovrebbe, secondo la società titolare del progetto, la SEI, essere volano dello sviluppo del territorio impiegando per la costruzione 850 persone circa e a regime 300.
Ecco alcune dichiarazioni di Nuccio Barillà, dirigente di Legambiente:
“ Il carbone resta la fonte fossile a maggiore emissione di CO2 ed è assurdo che l’Italia scelga di fare marcia indietro rispetto alle direttive che arrivano da Kyoto e Copenaghen” e poi ancora “ la centrale di Saline emetterà 7,5 milioni di CO2 in più all’anno e ancora una volta, facendo leva sul ricatto occupazionale, si sancirà la morte di questo territorio. Oltre alle sanzioni che graveranno sullo Stato per il mancato rispetto degli accordi internazionali sul clima”. Ma a questo ci penseranno le nostre tasche!
Vi porto un piccolo esempio:
La Regione Campania utilizza circa 13.000 GWh annui di energia per soddisfare il proprio fabbisogno.
Ne produce circa 5.000 di GWh e così è costretta ad acquistare il rimanente *.
Facendo dei brevi calcoli basterebbero circa 11.000 ettari di fotovoltaico per produrre circa 20.000 GWh annui che basterebbero a soddisfare il fabbisogno energetico dell’intera regione producendo addirittura un surplus che , a questo punto, potrebbe essere anche messo sul mercato e venduto.
Ma i nostri politici a questo non ci hanno mai pensato.
A quanto pare le fonti di energia rinnovabile come il fotovoltaico e l’eolico, da noi, non sono viste di buon occhio tanto da ritornare anni e anni dietro, precisamente al carbone e al nucleare per produrre energia.
È evidente che le rinnovabili non danno soddisfazioni economiche alla classe dirigenziale di questo piccolo paese.
I nostri politici hanno guardato talmente avanti che alla fine sono tornati indietro!
Complimenti!

* Dati tratti dal PTCP di Benevento 2010 risalenti al 2001

giovedì 21 aprile 2011

Arrivederci nucleare ciao!

Per tutti gli italiani finalmente pare esserci una buona notizia.
Il governo, dopo un lungo pensare, ha deliberato: no al nucleare.
Sai come ci rimangono male tutti quelli che appoggiano questa tecnologia ormai obsoleta? Da Casini a Veronesi passando per il capo e la Prestigiacomo fino a Chicco Testa, Bossi e Formigoni che vuole le centrali ma preferirebbe non a casa sua.
Ma come? Se fino a poche settimane fa pareva fossimo sul punto di dover cominciare a scegliere i luoghi dove far sorgere le centrali. Scajola proponeva di farla dietro casa sua!
SI rimangiano tutto! Ma vuoi vedere che dietro questo ripensamento c’è dell’altro?
Certo!
Da ricordare che il governo ha indetto un referendum per il 12 giugno dove la popolazione avrebbe dovuto esprimersi su alcuni temi come l’abrogazione del nucleare, la privatizzazione dell’acqua e udite udite sul legittimo impedimento!
Eccolo il guaio!
A pensarci bene sarebbe meglio evitare di chiedere un’opinione agli italiani sulla questione giustizia. Vuoi vedere che vanno a votare tutti i “comunisti” o tutte le “BR” e mettono nei guai il premier e chi come lui, usufruisce di “certi” vantaggi?
Vuoi vedere che la tanto acclamata “sovranità popolare” questa volta gli si ritorce contro?
Così, il referendum sul tanto amato nucleare deve scomparire perché evidentemente potrebbe portare oltre al danno la beffa. Non solo niente nucleare ma anche qualche presenza in più in tribunale e questo bisogna assolutamente impedirlo.
Quindi per il momento si accantona il nucleare che sicuramente verrà riproposto in seguito, quando il Giappone ed i suoi problemi verranno messi nel dimenticatoio, e ci si attiva per salvare il premier dal suo incubo: i processi!


mercoledì 20 aprile 2011

La Costituzione secondo la casta

Il primo articolo della costituzione italiana recita:

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”

Presentato da Amiltore Fanfani (DC) con l'assenso del PCI e del PSI e approvata il 22 marzo del 1947.
Sessantaquattro anni dopo la frase che desta qualche perplessità all’intera casta, è quella in cui si afferma che la sovranità è del popolo che la esercita nei limiti della costituzione.
Quindi per mettersi al sicuro e non dipendere più da nessuno, in particolar modo dal popolo ma solo in casi estremi, come quello del voto, che al momento sembra ancora ammesso, l’articolo n.1 della Costituzione, promosso da Remigio Ceroni (Pdl), cambierebbe in questo modo:

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale”.

Sembra di capire che, una volta espresso il voto, il popolo non serva a molto, come del resto oggi ma così sarebbe escluso per legge visto che sarebbe il parlamento titolare supremo della rappresentanza politica.
Il tutto per ristabilire un po’ di ordine.
È mai possibile che una legge, prima di essere approvata debba passare dal presidente della Repubblica e dalla Corte Costituzionale rischiando così di ricevere parere negativo?
Basta con queste perdite di tempo! Le leggi se le fanno e se le approvano da soli alla camera!
Immaginate tutte le leggi ad personam ed ad mafiam che dovrebbero passare al vaglio di quelli che l’hanno creata e di quelli che ne usufruiranno. Non esisterebbe contraddittorio. È come sostenere un esame all’università e darsi da soli il voto.
In breve se la suonano e se la cantano da soli.
La sovranità passerebbe nelle mani di tutti i corrotti e di tutti i mafiosi che occupano i banchi del parlamento che a questo punto diverrebbero, per legge, dei veri e propri dittatori!
Alla faccia della democrazia!

C’è sempre chi sta più a nord di te!

In questi giorni di polemiche sugli immigrati e sulle loro destinazioni saltano fuori alcune dichiarazioni che lasciano intendere come, a seconda della posizione geografica, si possano vedere le cose.
All’opera è il partito gemello della Lega in Svizzera, la Lega ticinese, che, candidamente, minaccia di prendere “a calci nel culo” gli italiani che ogni giorno varcano il confine e vanno a lavorare nel Canton Ticino.
 Ora i polentoni sono terroni, che sono sempre polentoni ma che lo sono di meno rispetto a quelli svizzeri che li trattano da terroni.
Quindi, gli svizzeri italiani prendono a “calci nel culo” gli italiani del nord (che sottraggono opportunità lavorative agli svizzeri) che a loro volta sparerebbero volentieri ai nord-africani, che sono sempre nord, ma decisamente più a sud di loro!
Nel frattempo il leader di questo movimento, Giuliano Bignasca, da autentico leghista, anche se svizzero, suggerisce a Bossi, l’immortale leader padano, di tagliare. E anche alla svelta.
Col Governo? Con il Pdl? Ma no…
Di tagliare l’Italia in due, precisamente di dividerla all’altezza dell’Emilia Romagna altrimenti, sostiene, che andremo incontro ad un sicuro fallimento!
Una cosa hanno in comune i due compari separatisti. Entrambi mandano affanculo la propria capitale!
Ogni paese ha i propri migranti!
Chi la fa l’aspetti!

martedì 19 aprile 2011

Listino prezzi politici italiani

Gli incarichi pubblici pagano eccome. Ecco spiegato il motivo per il quale tutti aspirano a diventare deputati e senatori.
Basta dare uno sguardo all’indennità parlamentare “volgarmente” detta stipendio.
Di seguito sono riportate le voci che contribuiscono al compenso parlamentare:
stipendio/indennità parlamentare: 5.486,58€
rimborso spese per soggiorno a Roma: 3.503,11€
rimborso forfettario mensile per spese inerenti al rapporto eletto – elettori che viene erogato tramite il gruppo parlamentare di appartenenza: 3.690,00€
spese telefoniche mensili: 258,22€ (3.098,74€ annui)
Spese di trasporto e spese di viaggio (tratto residenza – aeroporto): 1107,90€
In più, circolazione gratuita autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Le trattenute assistenziali, previdenziali e fiscali ammontano a 6.217,06€
Quindi lo stipendio netto di un semplicissimo deputato ammonta, stando ai dati riportati dal sito della camera dei deputati, è pari a 14.045,81€ mensili.
Discorso analogo per i senatori.
stipendio/indennità parlamentare: 5.613,63€
rimborso spese per soggiorno a Roma: 3.500€
contributo per il supporto delle attività dei senatori  (1.680 versati direttamente al Senatore e 2.500 versati al Gruppo parlamentare di appartenenza): 4.180€
rimborso forfettario mensile (spese di viaggio e telefoniche): 1.650€
Anche i Senatori usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Le trattenuta fiscale ammonta a 4.015,14€
Per un totale mensile netto di 14.943,63€
Oltre agli stipendi ci sarebbero gli assegni di fine mandato che equivalgono all’80% dell’indennità lorda mensile moltiplicata per gli anni di carica, per non parlare poi delle pensioni.
A sentirli parlare sembrano tutti molto attenti alle problematiche del loro paese ma visti i compensi sembrano molto più attenti ai loro portafogli.

Siti di riferimento

http://www.camera.it/14?conoscerelacamera=4

http://www.senato.it/composizione/21593/132051/genpagina.htm

lunedì 18 aprile 2011

Sensibilizzazione governativa

Che il governo utilizzasse le reti pubbliche nazionali per questioni private lo sapevamo o per lo meno lo immaginavamo, ma che addirittura si potesse parlare in questo modo a milioni di italiani è decisamente abominevole.
Può sembrare un banalissimo programma televisivo dove un tizio esprime la sua opinione su determinate questioni. Il vero problema è che queste opinioni servono a smorzare i toni, a giustificare chi sa di commettere un reato ma che non vuole nella maniera più assoluta pagarne le conseguenze.
Ecco che dunque si sensibilizza l’opinione pubblica!
Ruby è una povera ragazza, Ruby ha subito abusi sessuali in tenera età, Ruby non può essere tratta così, a chi non piacerebbe passare le proprie serate in compagnia di belle ragazze, facinorosi, peccatori, chi non ha peccato scagli la prima pietra e così via.
Si invita così , in maniera subdola, la gente a riflettere, facendo scattare nelle persone quel meccanismo che induce alla pietà, alla compassione arrivando fino al punto di giustificare qualsiasi tipo di comportamento.
Chi non ha pensato, anche per un solo momento che forse questa prostituta, perché è quello il suo mestiere, sia veramente una povera ragazza?
Chi non si è sentito, anche per un istante, un idiota, una persona cattiva, nel pensare che i comportamenti di quella ragazza fossero indotti da una pessima infanzia?
È questo il bello della tv. Ti inducono a cambiare idea, senza che tu te ne accorga.
Perché Ferrara non si indigna degli stipendi dei politici?
Perché Ferrara non si indigna dei manifestanti attaccati dalla polizia durante una protesta ad Arcore?
Perché Ferrara non si indigna delle 350.000 firme raccolte dai cittadini per mandare a casa i politici corrotti e mafiosi, per giunta condannati, che sono chiuse in un cassetto?
Perché Ferrara non si indigna delle centinaia di persone che non arrivano alla fine del mese?
Perché Ferrara non si indigna delle riforme che poco a poco mandano in frantumi l’intero sistema scolastico  ed universitario?
Di cose di cui indignarsi ce ne sarebbero tante e il fatto che Ruby possa essere contesta è veramente l’ultimo dei problemi.
Non è questo l’uso corretto della televisione pagata coi nostri soldi.

sabato 16 aprile 2011

Compro casa a Lampedusa!

Ultimamente, a causa delle rivolte popolari, arrivano sulle coste italiane, principalmente a Lampedusa, migliaia di profughi dal nord-Africa, in particolare tunisini che, a fatica, vengono concentrati nei centri d’accoglienza.
Il problema che ormai la quantità di profughi ha superato la popolazione di Lampedusa che, allarmata, ha cominciato a negare, con occupazioni delle aree portuali, lo sbarco.
Da qui comincia lo show.
Il presidente del consiglio afferma che risolverà la difficile situazione in due giorni due promettendo addirittura di comprare casa a Lampedusa.
Proprio come aveva fatto a Napoli con l’emergenza rifiuti. La i giorni annunciati furono tre.
A Napoli però non aveva promesso che avrebbe comprato casa. Tutti sappiamo come è andata a finire e qualcuno c’è rimasto un po’ male, ma non per la spazzatura, perché l’idea di ritrovarsi Berlusconi come vicino di casa era allettante.
Dopo le promesse si corre a Bruxelles dove il ministro degli interni, Roberto Maroni, chiede aiuto alla commissione europea per un’estensione del visto temporaneo di soggiorno, già concesso dall’Italia, per gli immigrati che però gli viene negato. Si fa riferimento al trattato di Schengen ma, a quanto pare, non sussistono le condizioni.
Il commissario Ue Cecilia Malmstroem ha spiegato: «Una fortissima maggioranza di paesi membri ritiene che sia prematuro, anche se ci rendiamo conto della fortissima pressione migratoria che stanno subendo Malta e Italia. Non spetta alla Commissione europea fornire consigli all’Italia. L’Italia ha deciso di concedere dei permessi di soggiorno, ha diritto di farlo» e «naturalmente l’Italia agirà nel pieno rispetto degli impegni comunitari».
Il presidente Napolitano dichiarava: “L’Europa è una cosa seria. Con l’Europa non si scherza”.
Il ministro Maroni, evidentemente non informato delle parole del presidente della Repubblica italiana, dichiara candidamente che sarebbe meglio dividersi dall’Europa, che tanto non serve a niente.
Spalleggiato successivamente da inquietanti dichiarazioni dell’onorevole Castelli che suggerisce di sparare agli immigrati, facendo tipo tiro a segno, e dall’altro ministro leghista Calderoli che suggerisce un blocco navale.
Perché non cantano anche a loro, una volta sbarcati, canzoni che spesso riservano ai meridionali?

Salvini rappresenta lo stato italiano al parlamento europeo.

venerdì 15 aprile 2011

EXIT, Uscita di Sicurezza 13/04/2011 - La bomba immigrati

Destinazione Italia!

Una piccola analisi di quello che attualmente è un bel problema per i nostri politici. L’immigrazione.
Questo fenomeno è legato alla nascita e all’essenza dell’umanità. L’essere umano migra verso altri territori in cerca di migliori condizioni economiche e sociali.
In Italia il fenomeno ha inizio negli anni 90 per poi via via accentuarsi fino ad arrivare alle condizioni di seguito descritte.
In Italia vivono circa 60 milioni di persone e di questi 60 milioni, 3.891.295 sono stranieri, rappresentando il 6,44% dell’intera popolazione.
Di questi stranieri, però, i dati Istat risalenti al 1 gennaio 2009, ci dicono che 2.987.489, quindi il 76,77%,  sono stranieri non comunitari regolari.
Il numero maggiore di ingressi riguardano il Marocco; seguono l’Albania, l’Ucraina, la Cina e la Moldova e principalmente per motivi di lavoro e famiglia.
Dal 2003 c’è stato un costante aumento degli immigrati:
Nel 2003 1.549.373, nel 2004 1.990.159, nel 2005 2.402.157, nel 2006 2.670.514, nel 2007 2.938.922, nel 2008 3.432.651.
Attualmente, i 3.891.295 immigrati sono così ripartiti:
2.417.910 stranieri, quindi il 62,14% risiede nell’Italia settentrionale;
353.434 stranieri, il 9,06%, risiedono in Italia meridionale;
976.782 stranieri, il 25,10%, risiedono nell’Italia centrale;
144.169 stranieri, il 3,70%, vivono nell’Italia insulare.
I calcoli sono stati effettuati sulla quantità totale di stranieri presenti in Italia e non per comunitari e non.
Nell’Europa occidentale i tassi di stranieri sono i seguenti: Regno Unito (4,8%), Francia (5,8%), Italia (7,1%) Germania (8,9%), Spagna (11%), Paesi Bassi (4,3%), Svezia (5,3%), Belgio (8,6%) e Svizzera (20,7%).

giovedì 14 aprile 2011

Quotidiano mio quanto mi costi!

Di seguito è riportato un elenco di una parte dei quotidiani, quelli più noti, che usufruiscono della sovvenzione statale.

I maggiori riceventi sono:
Gruppo RCS (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport): 23.500.000€
Sole 24 ore19.222.787€
Espresso-La Repubblica16.186.244€

I quotidiani si dividono per categorie.
Alla prima appartengono i giornali di partito
Unità6.817.231,05€
La Padania4.028.363,80€
Liberazione: 3.718.490,08€
Europa3.138.526,10€
Secolo d’Italia3.098.741,40€
La Discussione: 2.582.284,49€
Zukunft in Sudtirol: 1.032.913,80€
Il Sole che ride: 1.020.390,93€
Rinascita della Sinistra: 907.314,84€
Avanti!: 602.024,10€ 
Liberal: 563.604,85€
Le Peuple Valdôtain: 297.146,28€
Democrazia Cristiana: 157.545,10€

Alla seconda categoria appartengono i quotidiani che sono editi da cooperative costituite entro il 30 novembre 2001, già organi di movimenti politici 
Libero: 5.371.151,76€
Foglio3.511.906,92€
Il Giornale d’ItaliaLinea, Torino Cronaca- Il Borghese e Roma:2.582.284€
Il Denaro: 2.238.168,15€
Il Riformista: 2.179.597,05€
Opinione delle Libertà: 2.065.827,60€ 
La Cronaca1.874999,72€
Campanile Nuovo: 1.153.084€
Gazzetta Politica: 516.456,90€
Metropoli Day: 516.456,90€
Avvenimenti: 451.992,60€
Area: 451.992,60€
Voce Repubblicana: 203.694,45€


Alla terza, invece, appartengono 68 tra quotidiani e periodici editi da cooperative di giornalisti o da società la cui maggioranza del capitale sociale sia detenuta da cooperative nonché quotidiani italiani editi e diffusi all’estero.
Tra i più noti:
l’Avvenire: 5.999.900,04
Italia Oggi: 5.061.277,60
Il Manifesto: 4.441.529,33

Alla quarta categoria appartengono testi che , direttamente o indirettamente fanno capo alla Chiesa Cattolica.
Tra i più noti
Famiglia Cristiana:210 mila euro
Per un totale di quasi 2.000.000€

Poi ci sono due quotidiani italiani trasmessi in paesi diversi da quelli membri dell’Unione Europea:
Teletrasmissione all’estero di Repubblica: 1.700.000€
Teletrasmissione all’estero del Corriere della Sera: 700.000€
Inoltre:
La Stampa: 7.000.000€
Conquiste del Lavoro: 6.500.000€
Il gruppo Giorno-Carlino-Nazione: 3.500.000€
Il gruppo Caltagirone (Messaggero- Mattino- Gazzettino) 3.000.000€ circa
Il Corriere dello Sport: 2.000.000€ circa
Ecco dove vanno a finire un bel pò di soldi dei contribuenti!

dati risalenti al 2003

mercoledì 13 aprile 2011

Il sogno in un cassetto. Chiuso.

La casta se la suona e se la canta, guardandosi bene dal dare ascolto ai cittadini, alla sovranità popolare, che di questi tempi è spesso rivendicata. Il famoso comico, Beppe Grillo, che poi tanto comico non è, organizza il V-day durante il quale raccoglie firme per avanzare una proposta di legge.
La legge si articola in tre punti:
1) Ineleggibilità in Parlamento dei condannati in via definitiva;
2) Limite dei due mandati per i parlamentari (attualmente, tra i vari recordman, si segnala Gianfranco Fini arrivato all’ottava legislatura e Massimo D’Alema giunto alla settima);
3) re-introduzione della preferenza per l’espressione di voto alle elezioni politiche.*
Vengono raccolte 350.000 adesioni.
Stando a quanto chiesto dalla legge, probabilmente, in parlamento rimarrebbero poche decine di persone.
Molti di loro dovrebbero cominciare a trovarsi un’occupazione. Sai quanti disoccupati per strada? E tutti di una certa età.  Non sarebbe facile trovare un lavoro, quindi meglio evitare. Come?
La proposta è stata presentata al Senato durante il governo Prodi, nel dicembre 2007 ma il nostro ordinamento prevede che se entro due legislature non si arriva all’approvazione, decade.
Sono le camere  a decidere quando mettere questa proposta all’ordine del giorno e se non lo fanno la proposta muore e con lei il sogno di un parlamento pulito.
Ora immaginate davvero che questa proposta venga messa all’ordine del giorno?
Credete che la casta possa auto-licenziarsi in blocco?
La prima legislatura è andata.
La seconda si presume sia agli sgoccioli.
Quindi addio parlamento pulito.

* tratto da “il fatto quotdiano”

martedì 12 aprile 2011

Come si mangia bene a Montecitorio!

Pranzo completo:
lasagnetta al ragù bianco con scamorza affumicata… 1,59€
cernia fritta dorata…3,53€
pane…0,52€
cipolline glassate o broccoli calabresi all’agro…1,42€
macedonia…0,75€
Costo totale: 7,81€
Prezzi fantastici verrebbe da dire, ma il ristorante non è accessibile a tutti. Questo è il Montecitorio’s restaurant solo ed esclusivamente per i nostri politici.
Ma questi pasti a noi quanto ci costano?
Al ristorante della camera risultano presenti 80 tra cuochi e camerieri. Solo una cinquantina di questi sono presenti e di quest’ultima cinquantina solo una quarantina risultano lavoratori effettivi. Solo di stipendi al personale, il ristorante, ci costa la bellezza di 5.000.000€ l’anno.
Oltre al ristorante che ha un personale, in media, di un cameriere ogni 4 deputati, ci sono in barbieri: 1 ogni 52 deputati a Montecitorio, uno ogni 40 senatori maschi a palazzo Madama.
Oltre a questi benefici ce ne sono degli altri:
viaggi gratuiti in business class sui voli Alitalia, sui traghetti e sui treni, telepass gratuito,tessera Agis per andare gratis al cinema,  tassi favorevoli nella banca interna, computer portatili regalati ad ogni deputato.
C’è anche il risarcimento furti!
A sentirli in tv tutti sono bravi a parlare di crisi, ma a loro la crisi non li ha mai sfiorati!  

Dati tratti da "la Casta" di Stella e Rizzo

lunedì 11 aprile 2011

L'auto dei sogni è quella...blu!

Negli Stati uniti sono appena 72.000, in Francia 61.000, nel Regno Unito 55.000, in Germania 54.000, in Turchia 51.000, in Spagna 42.000, in Giappone 30.000, in Grecia 29.000 e in Portogallo 22.000. 
In italia invece, stando agli ultimi aggiornamenti risalenti al 2010 sarebbero poco più di 624.000
Facendo un breve calcolo risulta che approsimativamente:
Gli Stati Uniti ne hanno una ogni 4411 abitanti, il Giappone una ogni 4242 e così via.
In media ogni nazione si attesta a circa una per ogni 1000 abitanti.
Noi in Italia riusciamo sempre a distinguerci. Una ogni 97 abitanti.
Di cosa stiamo parlando?
Delle auto blu!
La legge n.412/91 con l’art. 21" stabilisce il divieto di destinare autoveicoli di Stato ad uso esclusivo da parte di singoli funzionari dell’amministrazione civile, centrale e periferica dello Stato, fatta eccezione per i Ministri, Sottosegretari di Stato ed equiparati, Dirigenti generali preposti alle direzioni generali della amministrazione centrale o alle unità organizzative corrispondenti, responsabili di uffici periferici."
Quindi la legge cosa ci dice?
Che dovremmo cominiare a controllare chi sono i fruitori del servizio? No!
Ci dice che ogni 97 abitanti esiste un Ministro, un Sottosegretaro di Stato ed equiparati, un Dirigente generale preposto alle direzioni generali della amministrazione centrale o alle unità organizzative corrispondenti, un responsabile di uffico periferico ecc.
Tutti i quotidiani ne parlano o ne hanno parlato, tutti che si scandalizzano, tutti che corrono ai tanto attesi tagli ma... ma è tutto finto.
Il numero delle auto nel primo trimestre del 2010 è aumentato dello 0,6% vale a dire di altre 3744 unità!
Qualcuno ci spiega a cosa servono queste auto blu?
Ad andare allo stadio? o in vacanza?
A noi  comuni mortali spetta il trasporto pubblico... che di certo non è blu...

beati siano i soldi... dei contribuenti!

Il giornale diretto da Antonio Padellaro esce con un articolo che sottolinea come i nostri politici sentano il bisogno di aumentarsi i rimborsi elettorali.
Il referendum del 1993 è stato chiaro. Il 90,3% degli italiani voleva abbolire il finanziamento pubblico ai partiti. E che c'entra con i rimborsi? C'entra eccome.
Ora quei finanziamenti pubblici che tanto erano odiati dagli italiani, sono diventati rimborsi elettorali.
Alcuni esempi di rimborsi elettorali.
G. Fatuzzo fondò il Partito dei Pensionati.
Nella camapgna per le Europee del 2004 investì 16.435,00 € ottenendo un rimborso spese 180 volte più alto: quasi 3 milioni di €.
Nella stessa campagna eletttorale i partiti spesero in tutto 87.988.791,00 €, ma quando passarono alla cassa ne ritirarono quasi il triplo cioè 248.956.810,00 €, con un utile netto di quasi 161 milioni di €.
Nel 2005 sono stati pagati ai partiti oltre 196 milioni di € che sono stati suddivisi tra ben 81 liste e partiti.
Nel 2006 il totale dei rimborsi elettorali è pari a 200.819.044,00 €
Nel 2007 il totale è pari a quello dell'anno precedente ma maggiorato di altri 3,5 milioni di €.
Poi si lamentano...

Dati tratti da "la Casta" di Stella e Rizzo

sabato 9 aprile 2011

Ci riprovano?

Nucleare si o nucleare no?
La discussione che impegna ultimamente i nostri politici e' quella sull'impiego del nucleare nel nostro paese.
Il disastro di Chernobyl sembra lontano anni luce, e quello che attualmente succede in Giappone, con lo scoppio delle centrali nucleari di Fukushima, sembra non preoccupare il ministro Prestigiacomo e quasi tutta la maggioranza, che continua a dimostrarsi possibilista sull'installazione di questa vecchia tecnologia, che andrebbe ad influenzare la produzione energetica italiana del 4-5%.
Nonostante gli italiani si siano già pronunciati sulla questione nel 1987, ecco che ci ripropongono un nuovo referendum.
C'e' chi dice che quel referendum sia stato sottoposto alla popolazione ancora scossa da quello che accadeva in Ucraina quindi si parla di scelta emozionale, chi parla di un errore sovietico, chi invece sostiene che non sia successo niente.
Qualcuno sbotta: siamo circondati da centrali nucleari, esistono in Francia, in Svizzera, in Germania, in Spagna. Qual'e' la differenza?
La differenza e' che nessuno di questi paesi ha un rischio sismico elevato come il nostro!
Quali sono i reali interessi dei nostri governatori?
Vi lascio con alcune dichiarazioni sulla questione

Claudio Scajola: la centrale la voglio dietro casa
Silvio Berlusconi: il nucleare ve lo do io!
Umberto Veronesi: nucleare subito o siamo finiti
Carlo Rubbia: non esiste un nucleare sicuro
Roberto Formigoni: ok al nucleare, ma a casa d'altri
Raffaele Lombardo: ok al nucleare, anzi no!
Umberto Bossi: nucleare? Perché no...
Luca Zaia: assolutamente no!

Di seguito Beppe Grillo e il prof. Rubbia si esprimono sul nucleare.
http://www.youtube.com/watch?v=izSOv0492zo
http://www.youtube.com/watch?v=SALsYKE5wsU