venerdì 14 febbraio 2014

C'era una volta!


C’era una volta un paese che per eleggere i propri leader utilizzava un metodo un po’ strano: l’elezione. Questa azione consisteva nel chiedere ai cittadini che avessero raggiunto la maggiore età, di esprimere una preferenza, di destra o di sinistra, ma anche di centro, o un po’ di destra e un po’ di sinistra, comunque una preferenza.

Il cittadino usciva contento dall’urna elettorale convinto di aver contribuito a cambiare il paese, se in meglio o meno lo avrebbe scoperto durante la legislatura. Prima accadeva così.

Ora invece si è pensato che i cittadini non siano in grado di poter apporre una X su un comunissimo pezzo di carta così, da qualche anno a questa parte, si è deciso di scavalcare questa inutile tradizione e di insediarsi al governo senza chiedere a nessuno.

È stato così per Mario Monti un economista che guidava i politici, poi Enrico Letta, quello delle larghe intese, poi, stando alle ultime nuove dovremmo ritrovarci Matteo Renzi, leader del PD . il tutto senza uno straccio di voto, uno straccio di una campagna elettorale, uno straccio di niente.

Ora mi viene da chiedere: ma perché se sono così convinti della bontà delle loro azioni preferiscono tener fuori il loro elettorato da una decisione così importante?

Perché ci si va a confrontare con un pregiudicato che tanto male ha fatto all’Italia intera, per giunta ex leader dell’opposizione?
Perché hanno votato contro l’abrogazione dell’attuale legge elettorale?
E poi perché si canta bella ciao dopo aver regalato 7 mld di euro alle banche?

Sono domande a cui non ci sarà mai una risposta ma c’è una cosa che non dovrebbe passare inosservata: sono circa 3 anni che cambiano il governo ma non chiedono agli italiani di esprimersi sulla questione. Cosa vuol dire? A cosa stanno pensando? Dove vogliono arrivare?

Meditate gente, meditate!