venerdì 20 aprile 2012

Qualcuno ha paura...


Le prossime elezioni politiche sono ancora lontane ma nonostante ciò alcuni esponenti politici, da destra a sinistra, non perdono tempo e cominciano a fare un pò di propaganda elettorale.
Questa propaganda però sa di diverso, di atipico, di strano.
Si, perché le campagne elettorali hanno quasi sempre lo stesso leitmotiv: si comincia con l’analizzare il fallimento del precedente governo qualora dovesse essere dello schieramento opposto, se dello stesso schieramento invece se ne riconoscono le grandi doti governative e i grandi risultati raggiunti, il tutto senza una piccola autocritica.
Il secondo passo è quello di decantare il sontuoso progetto che di solito consta in 3-400 pagine che probabilmente nessuno avrà mai letto, i passi avanti che farà il paese e via discorrendo.
L’ultimo punto, di solito, è riservato all’attacco della concorrenza, dove se ne dicono di tutti i colori.
Questa volta, però, la questione si è capovolta.
Tant’è vero che gli esponenti di quasi tutti i partiti, più qualche presunto giornalista, hanno cominciato la loro campagna elettorale dall’ultimo punto. Dall’offendere la concorrenza.
In realtà in assenza di programmi veri e di azioni politiche concrete, le azioni da compiere sono limitate. Così per una volta il panorama politico italiano è unito nell’offendere a più riprese il movimento a 5 stelle guidato dal comico genovese Beppe Grillo.
Un movimento che si autofinanzia e che nasce dall’unione di cittadini ormai stufi di questa politica partitica e senza futuro che ha a cuore alcuni obiettivi che lederebbero gli interessi di tutto Montecitorio.
Così l’obiettivo è quello di screditare, nella maniera più assurda, l’avversario che non gode della stessa visibilità dei suoi accusatori. Quindi se non si va da Santoro e sulle reti private, difficilmente si potrà ascoltare una risposta sulle reti nazionali o nei salotti politici.
Così i partiti hanno deciso di affrontare l’avversario. Puntando sulla censura televisiva che punisce Grillo da anni.
Evidentemente qualcuno comincia ad aver paura, paura che possa tornare al proprio lavoro. E senza più benefit e auto blu.


"Il video della paura" 

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