martedì 18 giugno 2013

Egalitè, fraternitè… in culo a te!

Sono ormai passati quasi quattro mesi dalle elezioni nazionali e mi par di capire che le cose non siano poi così tanto diverse dal governo dei tecnici o, ancora peggio, da quello Berlusconi.
Del resto, l’italiano non ha ancora capito che il suo voto non ha avuto valore, e quindi, dopo il governo dei tecnici voluto e appoggiato da pd, pdl e udc e poi immediatamente scaricato, ci ritroviamo Letta come capo del governo che, forse qualcuno non ricorda, non si è mai presentato come candidato premier alle scorse elezioni.
Bersani ha miseramente fallito, Berlusconi è felice come una Pasqua anche se ora deve rispondere a miriadi di processi e la colpa dell’andamento del paese è del movimento 5 stelle.
Nel frattempo la politica perde uno dei suoi più grandi esponenti: Giulio Andreotti, statista, più volte presidente del consiglio nonché ministro ma soprattutto, e in molti hanno fatto finta di non ricordare, uomo che intratteneva rapporti con esponenti di spicco delle cosche mafiose siciliane.
E proprio per questo vorrei riportarvi un estratto del libro Metastasi di Gianluigi Nuzzi Con Claudio Antonelli e con le testimonianze di Giuseppe di Bella collaboratore di giustizia:
… Mi porta di nuovo da Giovanni Brusca. Lo yacht è di una grandezza incredibile. Mai ne ho visti di così grossi. Non vedo ne il nome ne la matricola. Tanto meno faccio domande. Saliamo da poppa. Ci togliamo le scarpe e Nino apre la porta scorrevole che da prima su una sala e poi su un corridoio e in fondo ad un salotto.
Sulle poltrone, oltre il corridoio, c’è seduto Giulio Andreotti. Al suo fianco, e di fronte a Brusca, l’ex presidente Giovanni Leone…
Ma scusa – faccio a Nino – non è il gobbo? Che cosa ci fa qui?
Eh, che vuoi che faccia qua? Risponde quello in siciliano. Lui viene qua e spartisce ordini…
Circa tre settimane dopo quell’incontro uccidono Paolo Borsellino.
Per tornare alla strettissima attualità, ricordo le promesse fatte da tutti gli esponenti del parlamento per l’abolizione dell’attuale legge elettorale definita porcellum.
Tutti pronti a riformulare la legge elettorale, altrimenti Grillo va all’80%, affermava un preoccupatissimo Schifani nel mese di novembre.
Il risultato delle votazioni alla camera a fine maggio per l’abolizione del procellum?
PRESENTI: 563
VOTANTI: 554
ASTENUTI: 9
MAGGIORANZA: 278
FAVOREVOLI: 139
CONTRARI: 415
Risultato: RESPINTO
E potremmo star qui a parlare di come Renzi non voterebbe l’ineleggibilità di Berlusconi, o di come la Finocchiaro vada a fare la spesa con la scorta gentilmente offerta dai cittadini italiani o di come Alfano e Schifani usufruiscano di grandi sconti, talvolta pari anche al 100%, per viaggi di piacere, o di come il pd avesse sempre dichiarato che mai e poi mai un esecutivo con il pdl…
È sempre tutto così miseramente uguale!