sabato 19 maggio 2012

Arma di distrazione di massa


“Il controllo sociale ha bisogno di una società statica. Una società competitiva, dinamica e libera dà alla gente sempre nuove possibilità di fare fortuna e di sostituire le persone che in un dato momento ne sono ai vertici.”  None dare call it conspiracy,  Garry Allen 1971.
Sono sempre stato sostenitore di questa idea: La classe politica o chi per essa, attraverso determinate scelte, cerca di renderci incapaci di pensare, di ragionare, di uscire fuori dagli schemi da loro imposti per far si che il domani sia identico all’oggi. L’obiettivo è quello di creare una classe politica e dirigenziale come quella attuale ma con una differenza sostanziale: quella di oggi sa bene quali sono i pro e i contro di certe scelte,  quella del futuro non sarà in grado di distinguere. Saremo come loro ma con l’handicap di vedere solo ed esclusivamente un solo lato della medaglia, quello più conveniente.
È ovvio che per centrare l’obiettivo ci sia bisogno di una “politica” ad hoc. E allora da dove si parte per entrare nelle case di tutti? Dalla porta? Sbagliato! Dalla televisione.
Il “piccolo schermo” è la più grande “macchina di distrazione di massa” che sia stata mai inventata. Attraverso questo piccolo rettangolo ci tirano addosso quintalate di spazzatura, di melma, che però si fa pian piano strada nella nostra società.
La cosiddetta tv spazzatura riporta nelle nostre case il concetto di mediocrità. Dai talent show ai reality a programmi d’intrattenimento il messaggio è sempre lo stesso: l’essere mediocre, il pensare mediocre, il vivere mediocre come  risoluzione di tutti i problemi. L’uniformarsi alla massa e pensare che, in fin dei conti, non è importante avere una cultura o studiare, l’importante e avere soldi e fama, anche per un brevissimo periodo di tempo anche se non si sa fare niente di niente. L’importante è rivolgere la propria attenzione altrove, concentrarsi su cose che in realtà non servono mentre gli altri fanno i propri interessi.
Poi ci si mettono i tagli alla cultura, all’istruzione, alla ricerca e a tutto quello che può dare la capacità ad una persona di essere libera. Libera di pensare con la propria testa.
Questa non è una teoria complottistica ma semplicemente una ricostruzione reale di quello che è oggi la nostra società. Una società statica che subisce il controllo da parte dei cosiddetti potenti.
Usiamo la testa!!!

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