lunedì 5 dicembre 2011

Lasciamo fare a Monti…

Il post Berlusconi riporta alla realtà uno stato deriso e umiliato dalla classe politica e sull’orlo del fallimento.
Per anni ci hanno raccontato balle su balle, hanno anteposto i loro interessi ai problemi di un’intera nazione e come se non bastasse sono pronti a ritornare alla carica! Ma al momento hanno preso una pausa, un paio di anni per rimettersi in sesto e tirarsi al lucido per riprendersi quelle poltrone che per il momento hanno lasciato cautamente a dei professionisti. Francamente alla questione delle non elezioni immediate per cause vaghe non ci ho mai creduto e quello che sta accadendo ora rafforza la mia tesi. Sarò più chiaro.
In un primo momento ho creduto che le elezioni immediate per il nuovo premier avrebbero dimostrato alla classe dirigente quanto gli italiani siano stufi dei loro giochetti e dei loro capricci. Probabilmente gli italiani si sarebbero astenuti dal votare per evidenziare il proprio dissenso.
Le cose sono andate diversamente e si è scelto un governo tecnico.
Solo oggi però, alla luce delle misure anti crisi proposte dal governo Monti, do una risposta diversa e, per certi versi, più sensata.
La situazione è probabilmente un po’ più subdola di quello che ci vogliono far credere, del resto cosa ci si può aspettare da una classe politica come la nostra?
Alla luce di quello che chiede la comunità europea, chi partito e chi politico si sarebbe accollato il compito di dover partorire proposte di leggi così pesanti per il popolo italiano? Chi si sarebbe sognato di andare in televisione e chiedere agli italiani ulteriori sacrifici economici? Chi avrebbe avuto il coraggio di far presente agli italiani che aumenterà l’IVA, tornerà l’ICI, aumenterà l’età pensionabile, verranno tassati i beni di lusso e via discorrendo?
Sono sicuro che nessun politico italiano abbia avuto questo coraggio, perché per fare una cosa del genere ci vuole coraggio! Quindi, siccome non hanno le “palle” per affrontare la realtà, hanno chiamato un professionista e gli hanno affidato il compito, un po’ come fanno i mafiosi che per non sporcarsi le mani, assoldano un killer per ammazzare qualcuno.
Ecco. I nostri politici hanno assoldato Mario Monti.
Per essere ancora più chiari: Lo Stato è il mandante, Monti, che agisce per conto dello Stato, è il killer.
Nel frattempo loro se ne stanno seduti nei banchetti di Montecitorio a dire la propria sulla riforma. Al momento sono nascosti, poi pian piano usciranno fuori e tra un paio di anni, alla fine del governo tecnico, torneranno alla carica con i loro bei programmi elettorali da 300 pagine e con i “contratti con gli italiani”, saliranno tutti indistintamente sul carro dei vincitori manco fossero stati loro a salvarci dal fallimento. Ammesso che ci salviamo!

P.S.: Sia chiaro che l’accostamento “Monti-killer” serve solo a rendere l'idea del mio pensiero.

Nessun commento:

Posta un commento