lunedì 23 luglio 2012

Il ritorno dei morti viventi


Mi son reso conto che l’ultimo articolo postato sul blog risale ormai al 25 maggio scorso, ovvero circa 2 mesi fa. Dall’articolo che affrontava la questione dell’inno nazionale fischiato dai tifosi del Napoli in occasione della finale di Coppa Italia, ne è passata di acqua sotto ponti.
In particolare hanno tenuto banco le questioni legate all’avvicendamento ai vertici della lega con Maroni che “finalmente” scalza dalla poltrona di segretario generale il sig. Bossi e famiglia che, come accade spesso in quell’ambiente, dimentica l’immediato passato e si dichiara innocente accusando, come suo solito, coloro che gli danno da mangiare, ossia i suoi colleghi parlamentari romani.
Ben più importanza ha avuto la questione della spending review, volgarmente detta “revisione della spesa pubblica” introdotta dall’allora ministro dell’economia Padoa Schioppa per il governo Prodi.
Secondo una nota del governo “la riduzione della spesa non incide sulla quantità di servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni che restano invariati, va invece a colpire gli eccessi di spesa” e che “I risparmi ottenuti consentiranno di evitare sia l’aumento di due punti percentuali dell’IVA per gli ultimi tre mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013, sia di estendere la clausola di salvaguardia in materia pensionistica prevista dal decreto legge “Salva Italia” ad altri 55.000 soggetti, anche se maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011. Complessivamente, l’importo a favore dei lavoratori “salvaguardati” è di 1,2 miliardi ( a partire dal 2014)”.
Anche questa volta si è parlato dell’abolizione delle province… vedremo.
Ma la cosa più inquietante che da qualche giorno circola ormai con insistenza la voce che conferma la ricandidatura dell’ex premier Silvio Berlusconi alle prossime elezioni.
Evidentemente il fatto di doversi presentare ai mille processi a suo carico gli ha fatto tornare in mente i bei tempi, quando si escludeva da qualsiasi aula di tribunale grazie a qualche piccola leggina varata in suo favore. E quando era libero di partecipare a festini orgiastici con minorenni senza il minimo problema. In poche parola non gli va di condurre una vita da persona normale, lui vuole sempre il massimo.
Ma la vera cosa preoccupante è che anche questa volta il cavaliere di Arcore potrà contare su un bel po’ di voti. L’aver portato il paese alla derive non lo preoccupa, visto che ha pensato bene, insieme ai colleghi tutti, di affidare quel che rimane d’Italia a Monti e spesso mi domando perché proprio a lui, uomo Bilderbelg, ma questa è un'altra storia.
Se le ultime campagne elettorali hanno visto slogan del tipo:
La sinistra ha messo il paese in ginocchio RIALZATI ITALIA,
Un milione di posti di lavoro per tutti,
Meno tasse per tutti e via dicendo, oggi invece, potrebbe tranquillamente tornare a promettre pezzi di pane e pacchi di pasta, come faceva qualche suo avo.
A sto poveretto mandiamolo in pensione!

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