lunedì 26 marzo 2012

Il bello deve ancora venire...

Da quando è caduto il quarto governo Berlusconi il paese ha smesso di essere sulle prime pagine dei settimanali di cronaca rosa e di gossip e questo è un bene ma contemporaneamente, una volta toccato il fondo ha cominciato a scavare.
Il nuovo presidente del consiglio dei ministri Mario Monti disse, nel giorno della sua presentazione, che il paese andava aiutato e le politiche riformate perché “lo dobbiamo ai nostri figli”.
Da quel giorno, precisamente il 16 novembre 2011, sono passati quattro mesi e qualche giorno e gli italiano hanno cominciato ad assaggiare le sciabolate del governo dei tecnici.
Tutto è cominciato con la Fornero, ministro del lavoro e delle politche sociali, che mentre annunciava che si stava per fare un mazzo così agli italiani e alle ormai irraggiungibili pensioni, scoppia in un pianto del tutto fuori luogo. Alla fine sarà il popolo a pagare per l’ennesima volta quindi almeno le lacrime ce le poteva risparmiare.
Il governo tecnico appoggiato da una “pastocchia” di partiti che fino a qualche giorno prima se le promettevano di santa ragione, vede all’opposizione la Lega Nord che pensa ancora di dividere l’Italia e a formare il parlamento padano.
Dopo Natale si tenta di raggranellare qualche spicciolo sguinzagliando le fiamme gialle in giro per l’Italia, in particolar modo nei luoghi di villeggiatura frequentati da persone facoltose per lo più sconosciute al fisco. I politici dissentono.
Poi col nuovo anno Monti tenta di cimentarsi nel ruolo di chi l’ha preceduto: il comico. Sostiene che il cosiddetto posto fisso è monotono. Per lui è semplice parlare poiché è stato da poco nominato senatore a vita!
Con lui anche la Fornero, che da man forte al capo dimenticando che la figlia di posti fissi ce ne ha ben due, uno dei quali all’università di mammà.
Martone, il giovane sottosegretario dalla carriera rapida, dichiara invece che i laureati dopo i 28 anni sono sfigati.
Fino ad arrivare ad oggi. 
Si mette in discussione l’art.18 dello statuto dei lavoratori. Licenziamenti più facili e chissenefotte degli operai e del loro futuro.
Un paio di giorni fa, il quotidiano “Il sole 24 ore”, candidamente dichiara che l’Italia è il paese con la pressione fiscale più alta dell’intero globo mentre Passera sostiene che l’Iva aumenterà se non si dovesse trovare altro modo per reperire risorse.
Andranno avanti fino all'aprile del 2013 mentre la politica si defila, facendo mettere a loro la faccia e a noi il culo.
E meno male che “lo dobbiamo ai nostri figli”!

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