mercoledì 9 novembre 2011

Sotto a chi tocca! Ma a chi tocca?

Questa volta c’è poco da stare allegri in casa Pdl.
Se le scorse volte il premier, attraverso estenuanti trattative, è riuscito ad accaparrarsi quella manciata di voti che gli consentivano di rimanere ancora saldo su quella benedetta poltrona, lasciando alle opposizioni l’amaro della sconfitta, questa volta si deve arrendere. E la resa è forse ancora più amara visto che a condannarlo sono stati i suoi “cari”, quelli che lui ha sempre avuto al suo fianco … Tu quoqueverrebbe da dire!
Ma tutto sommato nulla è perduto, morto un Papa se ne fa un altro. Giusto?
Il problema è proprio questo.
E mentre Berlusconi “incorona” l’attuale segretario del partito Angelino Alfano, ministro della (in)giustizia, come suo successore, chissà cosa succede in casa Pd. Vuoi vedere che a qualcuno viene in mente di rimettersi in gioco? Ma certo che no. I giovanissimi e fedelissimi del PCI, poi divenuti maturi nei PdS e vecchi, e talvolta anche un po’ scocciati di questa sinistra, nel Pd preferiscono mantenere i fili proprio come da bravi marionettisti. Dunque facendo due conti…
Con chi correranno i centristi dell’UDC? Con chi si accorderà questa volta il brizzolato Pierferdi Casini? Forse con l’ex Fini? O magari con il moderato Rutelli che dal buon Vespa ha “cominciato a fare” campagna elettorale?  E cosa dirà il cattolico Nichi Vendola? Vuoi vedere che rientra Bertinotti, il comunista dal portafogli d’oro? O magari Oliviero Diliberto! Certo che se possono rientrare loro non esiste alcun motivo per il quale non possa tornare a Roma uno degli acerrimi nemici della malavita, Mastella!
E, nel frattempo lo spread aumenta, e noi ci indebitiamo, fra un po’ siamo sull’orlo del precipizio, anzi, già ci siamo e qui si parla di elezioni. E chi le paga le elezioni? Sempre con la stessa legge elettorale?
Nel frattempo il fido Minzolini, a differenza di Santoro che sbarca sul web perché in tv troppo seguito, continua imperterrito con i suoi editoriali che hanno, come accede da un po’ di tempo in RAI, lo scopo di difendere il premier e questa volta anche se stesso perché se il governo va a casa lui lo segue a ruota.
Occhio gente, tra poco torneranno a riempirci la testa di frottole, di come sono bravi e di come guideranno “questo grande paese” fuori dalla crisi e di come si diminuiranno gli stipendi e di come metteranno freno all’evasione fiscale e combatteranno le mafie e così via. Non facciamoci prendere per il c…!
Questa gente vada pure a lavorare. Sul serio. E con la pensione dopo 40anni di contributi!

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