mercoledì 11 gennaio 2012

Disinformatia politca: la ricchezza è un male

Questo 2012 si è aperto all’insegna del controllo fiscale, soprattutto in località come Cortina e Porto Cervo, da sempre riconosciute come mete di persone ricche o perlomeno con possibilità economiche al di sopra della media.
Per questo motivo le ridenti località sono state oggetto di controlli fiscali effettuati dalle fiamme gialle che, in particolare a Cortina, hanno riscontrato delle piccolissime anomalie.
Nella fattispecie persone che dichiaravano all’Agenzia delle Entrate somme non superiori a circa 30.000 € annui e poi se ne andavano in giro con il popò comodamente appoggiato su un sedile di un’auto il cui prezzo e decisamente tre ma facciamo anche quattro volte tanto a quanto dichiarato.
L’accaduto ha scatenato l’ira dell’on. Cicchitto del pdl che esternava tutta la sua ira in dichiarazioni riportate nel precedente articolo “Scusi lei è un ladro?”.
L’onorevole però non è solo.
Lui fa da apripista a quello che si può tranquillamente definire una campagna di disinformazione sull’accaduto.
Anche la Santanchè dichiara che: «Solidarizzo con gli imprenditori di Cortina danneggiati dalla demagogica iniziativa dell'Agenzia delle Entrate. Non è criminalizzando la ricchezza che si combatte l'evasione, come dimostrano i risultati record ottenuti dal governo Berlusconi sul fronte del recupero dell'evasione fiscale stessa. Per questo motivo il direttore Attilio Befera dovrebbe dimettersi per il danno d'immagine ed economico che ha provocato alla città ampezzana e più in generale al paese, che ha nel turismo la sua seconda fonte di ricchezza» per i controlli effettuati anche negli esercizi commerciali di lusso che guarda caso, dopo i controlli hanno incrementato il loro fatturato del 400%.
L’ex ministro Gelimini sostiene che l’operazione della finanza faccia passare“l'idea che la ricchezza sia male". 
Zaia, lega nord: Trovo inspiegabile un blitz come quello di Cortina fatto nel cuore del periodo delle vacanze, quando gli operatori dedicano il massimo sforzo e concentrazione per i loro clienti”.
Ecco che pian piano si fa passare l’idea che qualcuno voglia criminalizzare o quantomeno penalizzare la ricchezza. Ognuno di loro, a modo suo cerca ci cambiare discorso. Le prime due in modo estremamente imbarazzante e anche estremamente stupido ma viste le autrici delle dichiarazioni non c’è da meravigliarsi, l’ultimo la butta sulla questione affettiva, sulla carineria.
Il problema non è assolutamente questo. L’essere ricco non è di certo una colpa. L’essere ricco, non dichiarare le proprie entrate economiche o dichiarare infinitamente meno, rimanere sconosciuti al fisco, girare in ferrarari ed arrabbiarsi ad un controllo fiscale e non pagare le tasse è in primis un reato e poi una vergogna.
Poi si può discutere sul fatto che il sistema fiscale italiano è simile ad un cappio e che letteralmente si fotte quasi la metà dei guadagni di un lavoratore onesto. Ma questo non lo dicono.
Quindi non prestate ascolto a quello che dicono queste menti eccelse della politica. È tutto molto più semplice di quello che dicono. 

1 commento:

  1. L'argomento mi sta a cuore. Da tecnico ti dico che la strategia adottata è fallimentare. Le dichiarazioni di Cicchitto e Santanchè sono balorde, populiste e demagogiche, ma essere proprietari di una RR Phantom e dichiarare 6000 euro non ne assurdo ne impossibile. In italia non è contemplato il reddito del nucleo familiare, ne tantomeno il quoziente familiare che renderebbe le imposte per le famiglie più eque e la vessazione meno pesante. Quello delle vetture, delle barche, delle transazioni e tutto il resto sono solo espedienti ed il risultato è il drastico calo delle vendite. Si deve cominciare a tassare le cose e non i redditi altrimenti la gente non acquista e solo così lo spirito costituzionale sarà preservato, imposte proporzionali alla propria capacità contributiva. Senza dimenticare che su ogni cosa o servizio si acquisti già grava una imposta del 21% (che presto sarà del 23%). Il messaggio che se tutti pagano le imposte pagheremo tutti meno è falso. Che tutti gli altri paghino o non paghino non riduce il peso della mia vessazione tributaria. Piuttosto si devono prevedere dei benefici per coloro che hanno sempre pagato con zelo, precisione e civiltà. Recuperare 9 miliardi di euro spendendone 12 miliardi è poco utile se non del tutto insensato, si perché da circa 1 miliardo di tributi erariali evasi si arriva a 9 con le sanzioni e gli interessi e le spese, ma poi facendo un bilancio dei costi procedurali, del costo delle commissioni tributarie e di tutto il resto si perde ogni tipo ti rotta.

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