venerdì 7 ottobre 2011

intercettarsi un pò!

Mentre l'Europa fa conti su conti e cerca di tirare avanti, mentre la Grecia sprofonda ogni giorno di più, mentre la popolazione americana protesta contro i furfanti di Wall street e mentre gli studenti italiani cercano di far capire al governo che è ora di andare a casa, i nostri politici hanno altro a cui pensare.
In particolare, balzano agli onori della cronaca i Ministri Bossi e Gelmini.
Il primo nonostante abbia giurato fedeltà alla repubblica italiana pensa bene di predicare la secessione, di imbracciare i fucili e di fare un po' di casino ricordando, qualora ce ne fosse bisogno, che è stufo di dover sopportare il peso del meridione e mentre quei simpaticoni di telepadania inviano video-messaggi al sindaco di Napoli De Magistris su come fare la raccolta differenziata, dimenticando però, che i rifiuti tossici non vanno messi nel “sacco della roba da mandare al sud”, il ministro dell'istruzione pensa bene di dichiarare che il tunnel nel quale i neutrini sono stati lanciati (la distanza dal Cern al Gran Sasso è solo uno spazio virtuale utilizzato come unità di misura), è stato costruito in partecipazione con l’Italia e il Governo italiano.
Fatto questo piccolo riassuntino di quello che accade in questi giorni (politici) è giunto il momento di spendere due paroline sul benedettissimo decreto Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali.”
il decreto ammazza – blog, che tanto a fatto discutere e che ha suscitato un'infinità di polemiche, verrà ridimensionato. É notizia di ieri ( a fine articolo ci sono i link da cui si può apprendere la notizia) che la protesta dell'enciclopedia libera wikipedia che ha scelto di eliminare per tre giorni le pagine in italiano e di tutti gli utenti della rete ha portato i nostri governanti a ritrattare le loro posizioni. Il bavaglio verrà applicato “solo” alle testate giornalistiche, quindi a coloro che di mestiere fanno i giornalisti. Per il momento un bel po' di gente, compresi ragazzini di 15 anni e compreso me, possono continuare a scrivere sui loro blog senza aver paura di sanzioni pecuniarie eccessive.
Per le intercettazioni telefoniche però non esiste nessuna modifica. Anzi, se si può, oltre ad aumentare le sanzioni che vanno dai 1.000€ ai 10.000€ i giornalisti si possono fare anche un po' di sano carcere (fino a 30 giorni).
Riassumendo le intercettazioni non possono essere pubblicate fino all'udienza filtro e qualora l'indagine venisse archiviata tutto rimarrebbe top secret.
É vietata anche solo la pubblicazione del contenuto “della documentazione e degli atti relativi a conversazioni, anche telefoniche, o a flussi di comunicazioni informatiche o telematiche ovvero ai dati riguardanti il traffico telefonico e telematico, anche se non più coperti da segreto”, quindi le intercettazioni non potranno mai più apparire in televisione o sui giornali o in rete.
Loro le chiamano “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali.”
Noi potremmo chiamarla semplicemente censura.





Nessun commento:

Posta un commento