Evoluzione
di un attentato
Gli
attentati terroristici sono sempre più frequenti e meno eclatanti. Provate a
mettere in fila e in ordine temporale tutti gli attentati e vedrete che con
molta probabilità ne dimenticherete qualcuno. Cambia il modus operandi dei
terroristi che sempre più frequentemente tendono ad ammazzare e non ad
ammazzarsi. Cambiano i luoghi e si restringono le arie d’azione. Dagli aeroporti
alle piazze fino ai singoli locali e alle strade. Cambiano le armi. Non solo
ordigni esplosivi e armi di vario genere ma anche tir e macchine. In pratica la
“potenza di fuoco” diminuisce assieme al numero di vittime ma
contemporaneamente aumenta esponenzialmente la paura. Perfino gli attentatori
hanno un profilo diverso e capita che siano persone “integrate” nella società
occidentale o nati nelle nostre città. In breve potrebbe capitare che il folle
omicida possa essere il “vicino di casa”.
Evidentemente
è una strategia ben consolidata che tende a minare le basi dello stato sociale
al fine di limitare la libertà altrui.
A chi potrebbe
essere utile
Terrorizzare
le masse al fine di renderle manovrabili e speculare sulle loro reazioni e
sulle loro emozioni.
Comunicare ad
un popolo impaurito che ormai ha individuato nell’Isis e più in generale, come
nel caso italiano, nell’immigrato clandestino il nemico da combattere, è sempre
più semplice. Attraverso i media e le piattaforme digitali è facile
destabilizzare l’opinione pubblica e rigirarla a proprio piacimento fino ad
arrivare ad un pensiero unico, omologato, che serve proprio per giustificare le
azioni da intraprendere nei confronti di un nemico non visibile.
Un esempio
Dopo una
tragedia salta fuori che l’attentatore era già noto alle forze dell’ordine. L’indignazione
porta ad un ragionamento estremamente semplice: se lo si conosceva, per quale
motivo era libero di agire? Questo ragionamento non fa una piega. Ora però vi
invito a riflette sui motivi che dovrebbero portare all’arresto di un apparente
libero cittadino.
Nel caso
dell'ultimo attentato di Londra, Butt, uno degli attentatori era noto alle
forze dell’ordine. Secondo alcuni era diventato un integralista e per questo
cacciato dalla moschea di appartenenza, distribuiva volantini nel suo quartiere
in merito alle elezioni, pregava insieme ad altri estremisti al Regent’s Park
con una bandiera nera. Secondo voi può bastare questo per arrestare una persona
e accusarla di terrorismo?
È necessario
prestare attenzione a questo punto. La galoppante rabbia che monta nella
società porta al volontario annullamento della libertà di pensiero. In pratica
si ritorna ad una sorta di caccia alle streghe, ad un fascismo volontario e
voluto all’interno del quale ogni singola persona rischierebbe il linciaggio e
tutto questo verrebbe utilizzato come placet per azioni di qualsiasi genere e
tipo.
È giusto
avere paura e riconoscere un problema ma ciò non toglie il dovere di guardarsi
attorno e di tentare di capire le “sfumature” di ogni singolo argomento.
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