Sono ormai
passati quasi quattro mesi dalle elezioni nazionali e mi par di capire che le
cose non siano poi così tanto diverse dal governo dei tecnici o, ancora peggio,
da quello Berlusconi.
Del resto,
l’italiano non ha ancora capito che il
suo voto non ha avuto valore, e quindi, dopo il governo dei tecnici voluto
e appoggiato da pd, pdl e udc e poi immediatamente scaricato, ci ritroviamo Letta come capo del governo che, forse
qualcuno non ricorda, non si è mai
presentato come candidato premier alle scorse elezioni.
Bersani ha
miseramente fallito, Berlusconi è felice come una Pasqua anche se ora deve
rispondere a miriadi di processi e la colpa dell’andamento del paese è del
movimento 5 stelle.
Nel frattempo la
politica perde uno dei suoi più grandi esponenti: Giulio Andreotti, statista, più volte presidente del consiglio
nonché ministro ma soprattutto, e in molti hanno fatto finta di non ricordare,
uomo che intratteneva rapporti con esponenti di spicco delle cosche mafiose
siciliane.
E proprio per
questo vorrei riportarvi un estratto del libro Metastasi di Gianluigi Nuzzi Con Claudio Antonelli e con le
testimonianze di Giuseppe di Bella collaboratore di giustizia:
… Mi porta di nuovo da Giovanni Brusca. Lo yacht
è di una grandezza incredibile. Mai ne ho visti di così grossi. Non vedo ne il
nome ne la matricola. Tanto meno faccio domande. Saliamo da poppa. Ci togliamo
le scarpe e Nino apre la porta scorrevole che da prima su una sala e poi su un
corridoio e in fondo ad un salotto.
Sulle poltrone, oltre il corridoio, c’è
seduto Giulio Andreotti. Al suo fianco, e di fronte a Brusca, l’ex presidente
Giovanni Leone…
Ma scusa – faccio a Nino – non è il gobbo? Che
cosa ci fa qui?
Eh, che vuoi che faccia qua? Risponde quello
in siciliano. Lui viene qua e spartisce ordini…
Circa tre settimane dopo quell’incontro
uccidono Paolo Borsellino.
Per tornare alla
strettissima attualità, ricordo le promesse fatte da tutti gli esponenti del
parlamento per l’abolizione dell’attuale
legge elettorale definita porcellum.
Tutti pronti a
riformulare la legge elettorale, altrimenti Grillo va all’80%,
affermava un preoccupatissimo Schifani
nel mese di novembre.
Il risultato delle votazioni alla
camera a fine maggio per l’abolizione del procellum?
VOTANTI: 554
ASTENUTI: 9
MAGGIORANZA: 278
FAVOREVOLI: 139
CONTRARI: 415
Risultato:
RESPINTO
E potremmo star
qui a parlare di come Renzi non
voterebbe l’ineleggibilità di Berlusconi, o di come la Finocchiaro vada a fare la spesa con la scorta gentilmente offerta
dai cittadini italiani o di come Alfano
e Schifani usufruiscano di grandi sconti, talvolta pari anche al 100%, per
viaggi di piacere, o di come il pd avesse sempre dichiarato che mai e poi mai
un esecutivo con il pdl…
È sempre tutto
così miseramente uguale!