
Mi potevano dire qualsiasi cosa, anche che una vecchia fabbrica abbandonata che produceva frigoriferi era la casa di babbo natale e che dentro vi lavoravano gli elfi che stavano costruendo il mio regalo. Ci credevo. E solo qualche tempo fa mi son reso conto, affacciandomi dallo stesso balcone a distanza di anni, che quella era solo una vecchia fabbrica abbandonata.
Bastava poco per farmi fesso e contento… “non ti preoccupare a mamma, ora che scendo vado da babbo natale e gli consegno personalmente la tua letterina”.
E da quel momento era una lunga attesa fino alla vigilia, i pacchi sotto l’albero aumentavano sempre di più e insieme con loro la curiosità di sapere quali, quanti e per chi fossero i regali. Quasi mai son riuscito ad aspettare la mezzanotte e dopo a letto, pensando che: “si, anche quest’anno ho fatto il buono”.
Il giorno di Natale ed i successivi erano quelli in cui ci si confrontava con gli amici, si metteva in mostra la macchina telecomandata o il videogame, il sacco con i guantoni da pugile o qualche gioco da tavola. Eravamo tutti felici. Chi più chi meno.
Sono cambiate tante cose da quei giorni spensierati e splendidi ma la magia del natale resta sempre la stessa. C’è sempre un albero, un presepe e tante lampadine luminose che ti mettono allegria. Ti ritrovi fratelli e amici più grandi, magari una persona al tuo fianco e genitori e zii con qualche capello bianco di troppo che cercano disperatamente di nascondere e non credi più, con un po’ di malinconia, alla fabbrica di babbo natale. Qualcuno è andato via e qualcuno è arrivato.
Anche in quest’anno di crisi, dove tutti parlano e nessuno agisce, dove si tagliano i posti di lavoro e si aumentano le tasse, dove le aziende sono costrette a chiudere e gli operai a manifestare, dove i politici guadagnano una marea di soldi e chiedono sacrifici agli italiani, ci apprestiamo a festeggiare il Natale, sicuramente meno ricco di qualche anno fa. Ci saranno meno regali da scartare e qualche muso lungo in più ma in fin dei conti la felicità e la gioia di trascorrere qualche giorno in ottima compagnia nessuno può portarcelo via.
Felice Natale!
Enrico B.
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