
Una mossa di mastelliana memoria, che mette di buon umore tutti
colo che hanno commesso reati “non gravi” e che dunque possono sperare di tornare,
in breve tempo, liberi. Ma se l’intenzione è quella di tornare a delinquere è
bene ricordare che quello che c’era da
prendere lo ha già preso lo stato.
Coloro i quali fossero interessati ad imparare
queste nuove tecniche sono pregati di recarsi nei palazzi romani e di chiedere
informazioni a colo che siedono in parlamento. Loro in carcere non ci vanno e grazie a loro gli altri ci escono…
certo!
Per salvare il culo ad un
pregiudicato in parlamento o in senato si ritorna sull’annosa questione delle
carceri italiane e allora intervengono tutti, ma proprio tutti, da destra a
sinistra senza vergogna!
Eppure per svuotare le carceri
basterebbe aprirne delle nuove o magari qualcuna già tirata su ma tant’è… a
nessuno interessa!
E questa volta l’invito a
percorrere la strada dell’indulto viene addirittura dal capo dello stato che da
Cracovia ripercorre quelle che sono le
vie di un vecchio “editto bulgaro” indirizzato a coloro che” non se ne
fregano dei reali problemi del paese”.
Dalla Bulgaria alla Polonia il
passo è breve. È evidente che l’Europa dell’est influisce negativamente sui
politici italiani che sempre da li si divertono a mandare messaggi stravaganti
che suonano quasi come condanne. Biaggi,
Luttazzi e Santoro pagarono a caro prezzo, ora tocca a Crimi e soci
guardarsi le spalle!”