
Così, a circa 4 mesi dall’apertura delle
urne si cerca disperatamente di cambiare le regole del gioco a cui tutti hanno
partecipato; la legge elettorale.
L’attuale legge elettorale, la n. 270
definita poi porcellum, fu presentata dall’ex ministro per le riforme on.
Calderoli, lega nord, per volontà di Berlusconi.
Questo tipo di legge elettorale andava evidentemente
bene per tutti visto che nessuno si è interessato più di tanto per cambiarla.
Ora però, a partecipare alla spartizione
dei seggi c’è qualcuno che gli stessi politici hanno snobbato fino a ricredersi
doverosamente dopo i risultati delle elezioni siciliane: il Movimento 5 stelle
di Grillo.
Risultato il “partito” più votato in
Sicilia, potrebbe effettivamente dare non poco fastidio in parlamento e per
questo si cerca di tagliarlo fuori nemmeno in maniera tanto subdola.
Infatti Rutelli, leader dell’ Api, ha
dichiarato candidamente che quello che viene proposto in parlamento è un
provvedimento per tener fuori il movimento che altrimenti avrebbe troppi seggi
grazie alla legge da loro voluta.
A Rutelli si affianca Schifani, indagato
per concorso in associazione mafiosa, visti i suoi rapporti con esponenti delle
cosche siciliane, visibilmente preoccupato.
Sai che smacco se veramente dovessero
arrivare persone preparate in parlamento?
C’è poco da dire ormai. Per evitare
problemi cambierebbero anche la legge elettorale… che briganti!
Non facciamoci abbindolare da numeri e
percentuali… ad aprile facciamoci un bel regalo… mandiamoli a casa!
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