
Poco male perché di sicuro se ne saranno
accorti con una certa amarezza soprattutto i leader dei partiti politici, oltre
al popolo italiano.
Ma andiamo con ordine.
Prima di questa tornata elettorale la
triade A.B.C. ha tentato di denigrare in maniera palese l’unico avversario presente
(m5s), visto che i tre partiti che rappresenterebbero la maggioranza degli
italiani sono divisi nei comuni ma insieme al parlamento.
Viene da se che parlare di nemici sarebbe
alquanto paradossale.
Il tentativo di denigrazione però si
riduce a semplice attacco personale ad un comico che “pubblicizza” in maniera
alternativa un movimento e che, cosa principale, non è candidato e pare non
abbia alcuna intenzione di farlo.
Ma prima di metterla sul personale ci
hanno messo in guardia dall’antipolitica e dalla demagogia tentando di mettere
in cattiva luce tutti quelli che cercano di dire le cose come stanno.
Tentativi andati abbondantemente a vuoto
visto che il vero vincitore di questa tornata elettorale è proprio il movimento
5 stelle che ottiene risultati inaspettati. In alcune città supera addirittura
il 20% delle preferenze e a Parma, con circa 25.000 voti, va al ballottaggio.
Il Pdl è stato letteralmente asfaltato,
distrutto, spazzato via.
L’Udc è strano: in certi comuni ha
appoggiato il centrodestra e in altri il centrosinistra, autoproclamandosi la
terza forza del paese.
Il Pd si va nascondendo dietro candidati
del Sel come a Genova e le prende di santa ragione, pur andando al ballottaggio,
a Palermo.
Il premio per la dichiarazione più
assurda va ad Angelino Alfano che candidamente dichiara: Registriamo la
sconfitta, ma non è una catastrofe! Beh se non è catastrofe questa…
I risultati migliori del movimento sono
stati ottenuti al nord mentre al sud evidentemente c’è ancora la cultura del “Se
mi votate…”
Il vento sta cambiando e qualcuno ha
paura…
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