lunedì 23 gennaio 2012

The man in green - Un vecchietto fuori controllo!


Mi domando se certe volte sia il caso di sprecare tempo e spazio sul blog per esprimere una mia personalissima opinione su un vecchietto che ogni giorno di più perde il senno e la ragione.
Credo sia il caso di farlo quando il vecchietto in questione è l'Umbertone nazionale.
Non pago delle figuracce dell’ultimo governo Berlusconi di cui era fido alleato e delle pessime figure della lega (ma del parlamento tutto) sulla questione dei tagli ai costi della politica, solo per citare alcuni fatti noti all'opinione pubblica, il senatur non conosce vergogna e prosegue a ruota libera senza che nessuno riesca a mettergli un freno. Le ultimissime giungono dal capoluogo lombardo.
Il carroccio scende in piazza agguerrito più che mai. Ma la litania è sempre la stessa e sa ormai di stantio, di vecchio come del resto gli slogan usati durante le manifestazioni: padania libera, padania indipendente, siamo pronti a fare la guerra, monti deve andare fuori dai coglioni, Roma ladrona, Roma fanculo e via discorrendo.
Fin qui tutto normale se non fosse per una semplice liaison che dura ormai da anni: Bossi e la Repubblica Italiana.
Senza dilungarci sulla questione di Roma ladrona che allo stesso tempo paga a lui e a tutti i suoi compari di verde vestiti un lauto stipendio ogni 27 del mese, mi soffermerei su una questione di fondamentale importanza che riguarda la lega e tutti gli altri partiti e a lorsignori porrei un semplice quesito: Chi ci ha condotti fin qui?
Il fato? Il destino? Il popolo italiano? I contadini? Gli studenti? Il comandante Schettino? Chi? Perché lamentarsi del governo tecnico se tutti voi ci avete portato li? Forse ora non serve più perché le “stangate” sono state date e quindi potete tornare al vostro posto?
Se l’Italia è sull’orlo del precipizio, è grazie a anni ed anni di mal governo culminati con l’ultimo governo Berlusconi in concomitanza con la lega.
Ergo scendere in piazza e manifestare contro Roma che ti fa da balia non è del tutto corretto.
Se non ci fosse Roma con i suoi bei palazzi del potere "the man in green" patirebbe la fame e andrebbe senz'altro a zappare la terra con suoi numerosi colleghi.
Ma ammesso che la padania venga “liberata” anche se in realtà nessuno la occupa, chi pagherebbe li stipendio da 16mila euro al mese al sig. Bossi? 

giovedì 12 gennaio 2012

Sosteniamo la camorra!


E pensare che Monti, nel giorno del suo insediamento a Palazzo Chigi ha parlato di equità.
A quest’ora il deputato-indagato Nicola Cosentino, su cui pende un mandato d’arresto della direzione antimafia di Napoli per essere colluso con gli ambienti mafiosi casalesi, starà brindando assieme ai suoi colleghi per averla fatta franca.
Ebbene si. Anche questa volta un politico, addirittura sottosegretario all’economia durante l’ultimo governo Berlusconi, evita il carcere grazie all’immunità parlamentare. Quindi il concetto di equità di cui parlava il professor Monti è circoscritto solo alla “povera gente” che non ha né santi in paradiso né un posto da deputato alla camera.
La camera dei deputati, con voto segreto e chissà perché, ha negato la richiesta d’arresto con 309 voti contrari. Anche quello che offende il presidente della Repubblica Napolitano apostrofandolo con il vecchio, logoro e ormai stancante appellativo di terrone, che fa sempre la morale a questo o a quello, che è stufo di Roma ladrona ma non dei soldi che riceve dalla stessa città che lui denigra in continuazione, ha espresso parere contrario all’arresto. Guai a mettersi contro il padrone. E se poi capitasse ad uno dei suoi? Potrà sempre ricordargli quanti dei suoi sono stati salvati grazie anche all’aiuto leghista.
È forse questo il concetto.
Non potranno mai, salvo casi clamorosi, dare la possibilità alla magistratura di fare il proprio corso e di mettere le mani su un componente della cricca. Fa comodo a tutti. Evidentemente anche il resto del parlamento, o almeno coloro che si sono espressi in maniera contraria all’arresto, ha i propri interessi.
È il caso di riportare una frase del giudice Paolo Borsellino, vittima della mafia ma non solo, che è l’emblema di quello che è oggi la situazione attuale: “Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d'accordo".
Non servono altre parole per esprimere altri concetti.





mercoledì 11 gennaio 2012

Disinformatia politca: la ricchezza è un male

Questo 2012 si è aperto all’insegna del controllo fiscale, soprattutto in località come Cortina e Porto Cervo, da sempre riconosciute come mete di persone ricche o perlomeno con possibilità economiche al di sopra della media.
Per questo motivo le ridenti località sono state oggetto di controlli fiscali effettuati dalle fiamme gialle che, in particolare a Cortina, hanno riscontrato delle piccolissime anomalie.
Nella fattispecie persone che dichiaravano all’Agenzia delle Entrate somme non superiori a circa 30.000 € annui e poi se ne andavano in giro con il popò comodamente appoggiato su un sedile di un’auto il cui prezzo e decisamente tre ma facciamo anche quattro volte tanto a quanto dichiarato.
L’accaduto ha scatenato l’ira dell’on. Cicchitto del pdl che esternava tutta la sua ira in dichiarazioni riportate nel precedente articolo “Scusi lei è un ladro?”.
L’onorevole però non è solo.
Lui fa da apripista a quello che si può tranquillamente definire una campagna di disinformazione sull’accaduto.
Anche la Santanchè dichiara che: «Solidarizzo con gli imprenditori di Cortina danneggiati dalla demagogica iniziativa dell'Agenzia delle Entrate. Non è criminalizzando la ricchezza che si combatte l'evasione, come dimostrano i risultati record ottenuti dal governo Berlusconi sul fronte del recupero dell'evasione fiscale stessa. Per questo motivo il direttore Attilio Befera dovrebbe dimettersi per il danno d'immagine ed economico che ha provocato alla città ampezzana e più in generale al paese, che ha nel turismo la sua seconda fonte di ricchezza» per i controlli effettuati anche negli esercizi commerciali di lusso che guarda caso, dopo i controlli hanno incrementato il loro fatturato del 400%.
L’ex ministro Gelimini sostiene che l’operazione della finanza faccia passare“l'idea che la ricchezza sia male". 
Zaia, lega nord: Trovo inspiegabile un blitz come quello di Cortina fatto nel cuore del periodo delle vacanze, quando gli operatori dedicano il massimo sforzo e concentrazione per i loro clienti”.
Ecco che pian piano si fa passare l’idea che qualcuno voglia criminalizzare o quantomeno penalizzare la ricchezza. Ognuno di loro, a modo suo cerca ci cambiare discorso. Le prime due in modo estremamente imbarazzante e anche estremamente stupido ma viste le autrici delle dichiarazioni non c’è da meravigliarsi, l’ultimo la butta sulla questione affettiva, sulla carineria.
Il problema non è assolutamente questo. L’essere ricco non è di certo una colpa. L’essere ricco, non dichiarare le proprie entrate economiche o dichiarare infinitamente meno, rimanere sconosciuti al fisco, girare in ferrarari ed arrabbiarsi ad un controllo fiscale e non pagare le tasse è in primis un reato e poi una vergogna.
Poi si può discutere sul fatto che il sistema fiscale italiano è simile ad un cappio e che letteralmente si fotte quasi la metà dei guadagni di un lavoratore onesto. Ma questo non lo dicono.
Quindi non prestate ascolto a quello che dicono queste menti eccelse della politica. È tutto molto più semplice di quello che dicono. 

mercoledì 4 gennaio 2012

Scusi lei è un ladro?

In questo 2012, per molti l’anno che darà al popolo italiano il colpo di grazia, tengono banco due questioni di fondamentale importanza: la lotta all’evasione fiscale e i costi della politica del nostro paese.
Il primo affonda le radici nella notte dei tempi è sembra molto ma molto difficile da risolvere. In particolare se alcuni esponenti del pdl, come F. Cicchitto, si adirano e non poco alla vista delle fiamme gialle a Cortina per controlli a tappeto, dove poi sono state trovate persone molto ricche total mentente sconosciute al fisco. Il buon politicante pare si rivolga in questo modo alla stampa:
‎"coloro che sovrintendono alla lotta all'evasione fiscale e quindi tra essi in primo luogo il dottor Befera devono anche avere la consapevolezza che operazioni come quelle fatte ieri a Cortina con controlli a tappeto rispetto a tutta un'area perchè presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate a una concezione ideologica del controllo fiscale".
Ecco qua. L’onorevole si arrabbia. In breve vuol dire:
Come cazzo vi siete permessi di venire a controllare sta povera gente durante le festività natalizie? Non vi passa per la testa che gli evasori vogliono stare tranquilli? Questa gente non si tocca. Andate a fare in culo da altre parti. Andate a controllare gli scontrini fiscali di qualche panetteria o di qualche poveraccio. Non loro. No!
E pensare che un parlamentare dovrebbe stare dalla parte dello stato…
L’altro problema è quello che negli ultimi anni fa ammattire gli italiani. I costi della politica.
È ormai arcinoto che parlamentari e senatori se la cantano e se la suonano da soli. Sono loro che si decidono lo stipendio, sono loro che se lo aumentano e sono loro che dichiarano apertamente che in fin dei conti non guadagnano molto.
La commissione Giovannini, formata per raccogliere informazioni sugli stipendi italiani ed europei, dichiara che effettivamente quelli dei politici italiani sono quelli più alti d’Europa. Ma ma ma ma… i dati sono stati raccolti in troppo poco tempo e quindi non vanno presi troppo sul serio. Passa poi la parola ai nostri governatori che in barba a quello che ormai è palese da tempo, dichiarano che i loro stipendi sono di circa 5.000 € in barba ai dati della commissione che riferisce di uno stipendio di 16.000 € circa.
Ora mi chiedo ma se domandassimo ad un ladro: Scusi ma lei è un ladro? Che cosa potrebbe rispondere il ladro?
La stessa domanda dovrebbe essere posta ai politici. Che risposta vi aspettate?

martedì 3 gennaio 2012

Ladri si nasce

Ogni uomo che si rispetti comincia l’anno nuovo con dei propositi. C’è chi si promette di cambiare stile di vita, chi di impegnarsi di più sul lavoro, chi di mettersi sotto con gli esami per terminare l’università e chi si promette di tornare al vizietto di un tempo. Rubare.
Probabilmente, anzi sicuramente, non deve essere semplice abbandonare quei vizi che ti hanno condotto in situazioni scomode, magari in tribunale, magari in carcere, ma ci si può impegnare affinché non affiorino più alla mente certi pensieri. Evidentemente c’è qualcuno che la pensa in maniera totalmente diversa.
È il caso di Paolo Cirino Pomicino, noto per le vicende che lo legano a Tangentopoli ed attuale presidente della Tangenziale di Napoli s.p.a..
Il buon Pomicino, è bene ricordarlo, è uno dei tanti parlamentari, per l’esattezza 24, ad essere condannato, tramite procedimento penale, in via definitiva a 1 anno e 8 mesi di reclusione per finanziamento illecito ai partiti (tangente Enimont) e ha poi patteggiato una pena di 6 mesi per corruzione per fondi neri Eni.
Pomicino non è solo tangenti e corruzione. È molto di più.
Il gran signore è stato coinvolto nella cattiva gestione dei fondi per il terremoto dell’Irpinia ma il procedimento penale si è interrotto per prescrizione per decorrenza dei termini processuali ergo non assolto.
Proprio grazie a questo curriculum vitae hanno deciso di dargli la poltrona di presidente della tangenziale napoletana. E lui sentitamente ringrazia aumentando il pedaggio della tangenziale stessa, sostenendo candidamente che l’aumento è molto contenuto e si attesta all’1% circa. Ovviamente è una bugia.
Se il rincaro fosse dell’ 1% , il pedaggio sarebbe di 0,86 cent di € invece non è così.
Ad oggi il pedaggio della tangenziale è di 0,90 cent di €. Quindi l’aumento è del 5,9%.
Quindi, ponendo come dato certo che la matematica non è un’opinione, Pomicino dice una stronzata.
Considerando che in media, gli attraversamenti automobilistici si attestano a circa 270.000 unità giornaliere, il guadagno quotidiano aumenterà di circa 13.500 €.
E cosa ne faranno di questi soldi? Li investono. E in cosa? Per barriere fonoassorbenti e fonoisolanti e fa niente se c’è sempre traffico.